Salesforce Q1 Shopping Index, acquisti online giù per la prima volta

In Italia il commercio digitale è calato del 12% su base annua nel primo trimestre

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a cura di Antonino Caffo

Con il primo trimestre del 2022 ormai alle spalle, i dati del Q1 Shopping Index di Salesforce mostrano un calo del 3% anno su anno delle vendite digitali globali. Questo dato segna il primo calo registrato nei nove anni di storia dell'indice.

L'inflazione (con un prezzo medio di vendita in aumento dell'11% negli Stati Uniti solo a marzo), i problemi nella catena di approvvigionamento e l'insicurezza economica sono tutti fattori che hanno avuto un impatto sul potere d'acquisto dei consumatori. Ciò ha portato a un calo della spesa online dopo diversi trimestri di crescita senza precedenti.

I dati di Salesforce indicano che con la spesa globale su base annua in calo del 3%, il traffico in calo del 2% e i volumi degli ordini in calo addirittura del 12%, la fiducia dei consumatori e la spesa online probabilmente si andranno a livellare nel resto dell'anno.

In particolare, in Europa le vendite online (-13%) e il volume degli ordini (-17%) sono diminuiti in modo significativo poiché le persone hanno dovuto affrontare un considerevole aumento dei costi del carburante e una guerra all’interno dei propri confini.

Il traffico globale complessivo è sceso del 2% su base annua (rimanendo invariato su PC e calando del 2% su dispositivi mobili). Gli ordini globali sono diminuiti del 12% su base annua (-17% da PC e -8% da mobile).

L'economia globale continua a risentire dello stress di una catena di approvvigionamento tesa mentre persistono i blocchi del lavoro e la chiusura dei porti di Shanghai.Tra pressioni e ritardi prolungati nella catena di approvvigionamento, il conteggio dei prodotti a magazzino è diminuito del 3% nel primo trimestre del 2022 rispetto al primo trimestre del 2021.

Le categorie di prodotti con le maggiori riduzioni di inventario includono: giocattoli e apprendimento (-23%); elettrodomestici (-12%); opzioni di pagamento flessibili come Buy Now Pay Later (BNPL) offrono una rete di sicurezza per i consumatori in tempi incerti, dando loro la possibilità di effettuare gli acquisti necessari all'istante e di pagare gradualmente.

Il 9% della spesa digitale globale del primo trimestre 2022 è stato effettuato utilizzando BNPL, con un aumento del 20% su base annua e un aumento del 9% dal quarto trimestre del 2021. Germania, Belgio, Australia/Nuova Zelanda e Paesi Bassi hanno registrato i tassi più elevati di utilizzo di BNPL nel primo trimestre, mentre Francia, Italia, Spagna e Canada hanno registrato la maggiore crescita su base annua.

In Italia il commercio digitale è calato del 12% su base annua nel primo trimestre. Il Paese ha registrato una calo complessivo del traffico del 2%, in linea con quello globale. In particolare, si segnala che il traffico generato da mobile è calato del 7% mentre il traffico generato da PC è cresciuto del 19% su base annua.

A questi dati si associa anche una drastica riduzione degli ordini del -19%. L’Italia resta tra i paesi con i tassi di conversione - ossia il rapporto tra traffico online e ordini - più bassi al mondo (1%) battuta solo dall’America Latina (0,9%).

In Italia il traffico generato dai social media si attesta al 9%, superando così la media globale che si attesta all’8%.