Kang il Conquistatore: chi è il villain del futuro dell'Marvel Cinematic Universe?

Chi è Kang il Conquistatore, il temuto villain della Fase Quattro del Marvel Cinematic Universe?

Avatar di Manuel Enrico

a cura di Manuel Enrico

Non può esistere un Multiverso Marvel senza uno dei personaggi che da sempre, nel mondo dei comics, ha avuto un ruolo centrale negli eventi che hanno visto gli eroi della Casa delle Idee affrontare le mille possibilità offerte da questo espediente narrativo: Nathaniel Richards. Nome che potrebbe giustamente fare pensare a un altro celebre Richards, il buon Reed (alias, Mr Fantastic dei Fantastici Quattro), ma che è in realtà l’identità di un villain che ha, sotto diversi pseudonimi, ha dato filo da torcere non solo ai FQ, ma anche ai Vendicatori. Immortus, Colui che rimane e Rama-Tut sono alcuni dei suoi alias, ma nessuno di essi viene ricordato dai lettori dei comics marveliani come Kang il Conquistatore.

Ora che il Multiverso è stato ufficialmente introdotto nel Marvel Cinematic Universe, non ultimo grazie a Spider-Man: No Way Home, una figura come quella di Kang il Conquistatore non poteva certo mancare all’appello. Seppure annunciato come il villain del nuovo capitolo delle avventure del più piccolo degli Avengers, ossia Ant-Man and the Wasp: Quantumania, abbiamo già avuto una prima visione del personaggio in Loki. Nell’ultimo episodio della serie dedicata al Dio dell’Inganno abbiamo infatti visto comparire una delle identità di Kang il Conquistatore, Colui che Rimane. Ed è proprio la sua morte a dare il via alla comparsa del Multiverso nel Marvel Cinematic Universe, un evento che nel prossimo futuro verrà sicuramente approfondito nell’MCU.

Da Nathaniel Richards a Kang il Conquistatore

Senza addentrarci eccessivamente all’interno delle profondità del Multiverso ( di cui ‘sappiamo spaventosamente poco’ direbbe il buon Strange), la figura di Kang il Conquistatore è una delle più intriganti. La sua tendenza a presentarsi sotto diverse identità rende anche complesso stabilire quale sia la sua prima apparizione all’interno dei comics, anche se possiamo vedere nella presenza di Rama-Tut in Fantastic Four #19 dell’ottobre 1963 il suo esordio nel Marvel Universe, è solo in Avengers #8 del settembre 1964 che gli Eroi più potenti della Terra incrociano la strada di Kang il Conquistatore, in una storia firmata dal mitico duo Stan Lee e Jack Kirby.

Nathaniel Richards è uno studioso del 31esimo secolo. Discendente del padre di Reed Richards, Nathaniel, questo uomo del futuro è affascinato dal passato e dalla possibilità di poter viaggiare nel tempo. Durante i suoi studi, viene in possesso di una tecnologia che consente di potersi spostare lungo la linea temporale, realizzata da un altro suo antenato, Victor von Doom. Il suo primo viaggio, una volta costruita una macchina del tempo all’interno di una replica della Sfinge, lo conduce in Egitto, dove sotto l’identità del faraone Rama-Tut decide di architettare un piano affinché il primo mutante della storia, En Saban Nur, in seguito noto come Apocalisse, divenisse il suo erede. Sconfitto dai Fantastici Quattro, misteriosamente portati in questa era, Nathaniel Richards viene sconfitto, decidendo di viaggiare sino al 20esimo secolo.

Qui entra in contatto con Victor von Doom, che ritiene un suo antenato, da cui apprende competenze scientifiche che gli consentono di creare una’armatura basata su quella di Destino. Armato di questa invenzione diventa Centurione Scarlatto, identità con la quale si scontra una prima volta contro i Vendicatori, che lo sconfiggono, costringendolo alla fuga verso il suo secolo di provenienza. Nathaniel non imposta correttamente le coordinate di rientro, finendo mille anni oltre il suo tempo, arrivando in una Terra devastata dalla guerra. Questi uomini del futuro lottano utilizzando delle armi tecnologicamente antiche ma che non sono comprese da questa umanità priva di memoria storica, una cultura su cui Nathaniel facilmente riesce ad imporsi, conquistando prima la Terra e poi l’intera galassia, assumendo la sua identità più conosciuta: Kang il Conquistatore.

Non solo Kang: i mille volti di un villain

La capacità di spostarsi lungo la linea temporale di Kang il Conquistatore rende complesso seguire l’evoluzione del personaggio. Dalla sua prima apparizione a inizio anni ’60, Kang il Conquistatore si è dimostato una figura complicata, soprattutto se consideriamo la sua tendenza ad ordire trame complesse presentandosi sotto diverse identità. Una scelta che si configura come parte integrante delle sue convolute macchinazioni, che spesso sembrano creare un contrasto tra le diverse identità con cui viene conosciuto dagli eroi della Casa delle Idee.

Nella vesta di Immortus, dopo avere causato non pochi problemi a Fantastici Quattro e Vendicatori, Kang è stato incaricato dai Guardiani del Tempo come difensore della sacralità della linea temporale, un compito svolto con severità e facendosi problemi nell’utilizzare piani violenti e macchinosi.

Particolarmente interessante è una delle sue identità minori, Victor Travely. Sotto questo nome, Kang visse agli inizi del ‘900 in Illinois, dove entrò in contatto con Phileas Horton, lo scienziato che costruì la prima Torcia Umana, vista nei comics Marvel della Golden Age al fianco di Capitan America durante la Seconda Guerra Mondiale e utilizzata da Ultron come schema tecnico su cui realizzare l’androide Visione. Apparentemente è proprio durante la sua vita come Travely che Kang mostra a Horton come realizzare il suo androide, rendendo quindi Nathaniel Richards colui che rese possibile anche la creazione dei Visione. Curioso, se pensiamo che nel ruolo di Immortus officiò il matrimonio di Visione e Wanda.

Ci fu un però un caso editoriale in cui fu coinvolto una delle discendenze di Kang il Conquistatore che scosse profondamente il mondo del fumetto nei primi anni ’80. Rimasto intrappolato nel Limbo, Immortus cercò di lenire la sua solitudine trasportando in questa dimensione  una donna vittima di un naufragio, con cui concepì un figlio, Marcus Immortus. Alla morte di Kang e di tutte le sue incarnazioni, Marcus rimase solo nel Limbo decidendo di curare la propria solitudine seguendo l’esempio del padre e identificando come compagna nientemeno che Ms. Marvel.

Durante la sua militanza con i Vendicatori, Carol rimase misteriosamente incinta, arrivando a partorire in modo innaturalmente repentino. Il bambino crebbe nel giro di poche ore sino all’età adulta, presentandosi ai vendicatori come Marcus, figlio di Immortus, e spiegando di avere rapito Carol portandola nel Limbo, dimensione in cui era prigioniero, per concepire con lei un figlio in cui riversare la propria coscienza e sfuggire da questa prigionia. Una confessione in seguito alla quale Carol decise di seguire Marcus nel Linbo, dichiarando di amarlo. In Avengers #200, di David Michelinie e George Pèrez, gli Avengers non mostrarono alcuna compassione per la loro compagna, ma anzi sembrarono gioire dell’evento, suscitando lo sdegno di gran parte degli autori della Casa delle Idee, compreso Chris Claremont, storico autore degli X-Men e di Carl Danvers. Che non esitò a criticare aspramente questa vicenda:

“A esser onesti, reagii molto duramente a quella storia. Quanta indifferenza, quanta crudeltà e insensibilità. Se pensiamo che i Vendicatori dovevano aver visto Carol non più di due giorni prima, o anche fosse stato due mesi prima, e lei non era incinta, come poteva ora essere oltre l’ottavo mese?”

Un torto che pochi mesi dopo Claremont risolse offrendo a Carol Danvers un’occasione di riscatto, con una storia in cui l’eroina alla fine abbandonò i Vendicatori e trovando riparo tra le fila degli X-Men.

Le diverse versioni di Kang, per quanto apparentemente uniti da un complesso piano per impossessarsi del controllo della linea temporale, hanno anche avuto una visione meno negativa. Ne è un esempio Iron Lad, membro dei Giovani Vendicatori, una versione adolescenziale del personaggio, che dopo aver appreso la propria storia sceglie di cercare una strada differente, come eroe. Ispirandosi alla figura di Iron Man, questa versione giovanile di Kang il Conquistatore lotta assieme ai suoi giovani compagni, accettando infine il proprio ruolo nella storia accettando di tornare al suo tempo e vivendo la sua esistenza come previsto.

In tutte le sue versioni, Kang il Conquistatore, nonostante si ponga come antagonista degli eroi Marvel, non compie mai atti che possano consentirgli la vittoria in modo disonorevole. Pur essendo uno dei più letali villain del Marvel Universe, Kang il Conquistatore vive seguendo un proprio codice morale, che gli consente di utilizzare la propria conoscenza superiore, frutto della sua origine ‘futura’, e la tecnologia delle proprie armi. Un elemento, quest’ultimo, che potrebbe anche essere il suo tratto essenziale per entrare a far parte del Marvel Cinematic Universe.

Kang il Conquistatore e il Marvel Cinematic Universe

La presenza di Kang il Conquistatore è già stata mostrata all’interno del Marvel Cinematic Universe in Loki, serie che ha avuto una particolare attinenza al concetto di linee temporali e universi alternativi. La Time Variant Autorithy, l’agenzia dedicata alla difesa della sacra linea temporale, è gestita da Ravonna Rennslayer, nome noto ai Veri Credenti Marvel. Nei comics, questa donna è una ricca principessa di un mondo annesso all’impero di Kang il Conquistatore, di cui l’uomo si innamora, inizialmente venendo respinto. Solo in seguito tra i due si instaurò una relazione, che possiamo immaginare sia un modo per riportare in scena Ravonna nel Marvel Cinematic Universe.

Sempre in Loki, abbiamo conosciuto Colui che Resta, che sembra essere la versione dell’MCU di Immortus. All’interno della serie di Disney+, inoltre, compaiono numerosi riferimenti ai trascorsi di Kang il Conquistatore, come la presenza del Concilio dei Kang, ossia tutte le versioni di Nathaniel Richards da tutti gli universi paralleli (ossia le sue varianti), che in Loki viene citata spiegando la pericolosità insita nel Multiverso.  La fine di Colui che Rimane ha ufficialmente aperto le porte al Multiverso nel Marvel Cinematic Universe, elemento essenziale all’interno della Fase Quattro.

Viene da chiedersi ora come potrà essere trattato il personaggio di Kang il Conquistatore nei prossimi capitoli del Marvel Cinematic Universe.

Sappiamo che sarà presente in Ant-Man and the Wasp: Quantumania. Il legame tra i due Vendicatori e il villain potrebbe essere proprio la dimensione quantica, che abbiamo visto in Avengers: Endgame essere utilizzata per spostarsi nel tempo. Kang potrebbe dunque incontrare i due piccoli eroi proprio in questa dimensione, che potremmo scoprire essere anche il suo modo di viaggiare nel tempo.

Soprattutto, sapendo che da tempo si attende con ansia l’annuncio dei Fantastici Quattro nel Marvel Cinematic Universe, viene difficile non immaginarsi che la Fantastic Family possa venire introdotta proprio grazie a Kang il Conquistatore. Difficile lasciarsi sfuggire l’occasione di legare uno dei più potenti villain della storia del Marvel Universe ai Fantastici Quattro, mostrando una origin story diversa rispetto al passato, seguendo l’esempio di quanto fatto con Spider-Man all’interno del Marvel Cinematic Universe.

Le prospettive per Kang il Conquistatore, dopo la sua prima apparizione in Loki, son promettenti. Il finale della serie dedicata al dio asgardiano ci ha mostrato una TVA differente, in cui Kang è considerata una figura essenziale, come dimostrato dall’inquietante statua che campeggia nelle scene finali dell’ultimo episodio.

L'offerta di Disney+

Disney+ annuale Disney+ mensile
89,99€/anno 8,99€/mese
VEDI OFFERTA VEDI OFFERTA