The Expanse S04: recensione in anteprima dei primi sei episodi!

La quarta stagione di The Expanse esce oggi su Amazon Prime Video, e noi abbiamo visto in anteprima i primi sei episodi delle avventure della Rocinante alla scoperta di nuovi pianeta alieni. The Expanse S04

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a cura di Andrea Balena

Come avevamo precedentemente accennato, The Expanse è una della poche serie hard sci-fi che ha ottenuto il successo e gli apprezzamenti sia della critica che del pubblico, talmente tanto da essersi costruito un piccolo ma agguerrito fandom che ha protetto lo show dalla cancellazione un anno fa, quando il network Sy-Fi gli ha tolto prematuramente la spina al termine della terza stagione. L'amore dei fan, veicolato dagli attori e produttori della serie sui social con l'hashtag #SaveTheExpanse, ha attirato l'attenzione dei produttori di Amazon Prime Video che hanno acquistato i diritti e salvato la serie tratta dai romanzi di James S.A. Conrey (pseudonimo del duo di autori Daniel Abraham e Ty Franck) dall'oblio. Con già una quinta stagione assicurata, il futuro dello show è praticamente dentro una cassaforte, lasciando gli autori Mark Fergus e Hawk Ostby più libertà di approccio nell'adattamento del quarto romanzo Cibola Burn - La cura.

The Expanse Stagione 4: anteprima dei primi sei episodi

Abbiamo visto in anteprima i primi sei episodi della nuova stagione di prossima uscita il 13 dicembre, e possiamo confermarvi che il cambio di distributore non ha minimamente intaccato la qualità della produzione televisiva di The Expanse, ma che allo stesso tempo ha giocato d'astuzia per quanto riguarda la distribuzione del budget. Una delle ragioni più accreditate dietro la cancellazione originale dello show presso Sy-Fi era infatti l'ingente spesa in termini di set, computer grafica e scene a gravità zero che nelle prime tre stagioni abbondavano.

La recensione contiene degli spolier sulla trama di questa quarta stagione facendo riferimento anche ad elementi presenti nei libri da cui è tratta... se non volete nessuna anticipazione quindi fermate qui la lettura e non proseguite.

Per fortuna di Amazon, la narrazione di Cibola Burn rappresenta un unicum nell'intreccio di The Expanse, concentrandosi per lo più su vicende terrestri piuttosto che nello spazio siderale: con l'apertura dell'Anello, l'umanità è alle porte di una nuova era di esplorazioni e colonie spaziali, sia regolate da aziende private che da migrazioni clandestine. La vicenda prende il via quando una nave profughi di Cinturiani (praticamente il Terzo Mondo dello spazio) sfugge al posto di blocco dell'Anello, arrivando su un pianeta adatto per la vita chiamato Ilus IV.

Il problema è che il pianeta ha già attirato l'interesse economico dell'azienda terrestre Royal Charter Energy (RCE) capitanati dal capo della sicurezza Adolphus Murtry (Burn Gorman, noto per i fan della fantascienza per TorchwoodPacific Rim) da un che ha ottenuto l'esclusiva della colonizzazione dalle Nazioni Unite. A gestire questa situazione precaria vengono mandato Holden e l'equipaggio della Rocinante insieme a investigare su antiche strutture composte di protomolecule dormienti.

Dal romanzo alla serie TV

Così come il romanzo da cui è basata, questa quarta stagione di The Expanse concentra la sua storia quasi interamente sulle vicende di Ilus/New Terra, approfondendo le differenze ideologiche e tensioni fra i cinturiani e i terrestri in un racconto dal sapore inedito per i ritmi dello show, direttamente ispirato ai racconti della frontiera americana. Se infatti i dipendenti della RCE sono più spinti verso la ricerca e lo studio dell'ecosistema alieno del pianeta, per gli abitanti dello spazio questa landa desertica rappresenta un nuovo inizio da una vita fino ad allora difficile e faticosa. La sceneggiatura con molta sapienza non si sbilancia verso una fazione o l'altra (come ha da sempre fatto rappresentando le tre fazioni dello show) ma ha portato il tipo di conflitto in una dimensione più ristretta e intima, come nel nucleo familiare di Lucia Malzur, la portavoce dei cinturiani o nella sindrome del sopravvissuto di Murtry che vuole a tutti i costi vendicarsi dei suoi compagni morti.

Questi primi sei episodi si concentrano principalmente sul conflitto terrestre fra le due comunità, circoscrivendo quasi esclusivamente a un solo set gran parte delle vicende raccontate. Holden e i suoi compagni rimangono figure di sfondo nel quadro degli eventi se non per l'approfondimento del personaggio di Naomi Nakata (Dominique Tipper, che abbiamo intervistato durante Lucca Comics & Games 2019), uno dei personaggi più interessanti nello show. L'ingegnere della Rocinante non è unicamente il love interest del protagonista, ma il personaggio più coinvolto emotivamente: scopriamo infatti parte del suo passato come membro operativo dell'APE e il pesante fardello che si porta dietro, insieme alla sua lotta fisica nel sopportare la gravità del pianeta (i cinturiani crescendo principalmente a gravità zero non hanno una densità ossea e muscolare adeguata per la vita sui corpi celesti). Nonostante un ritmo più lento della narrazione per seguire lo stile di un racconto western, la storia portante di questa stagione si concentra di più su dinamiche umane e relazionali piuttosto che imbastire uno spettacolo sci-fi come in passato, seppur non brillando pienamente.

Cambiamenti al cast

La vera delusione, perlomeno da questi primi episodi, è la poca presenza del cast delle precedenti stagioni: la guerra diplomatica di Avasarala per le elezioni delle Nazioni Unite non propongono niente di nuovo o interessante se non un conflitto generazionale poco ispirato con la sua rivale Nancy Gao, mentre il mal contento per l'armistizio spinge molti ex marine come Draper a ripiegare su lavori di fortuna o a cospirare per i propri interessi, così come lo fanno i cinturiani della Stazione Medina. A differenza delle passate stagioni, le storie secondarie non si intrecciano direttamente con il cammino della Rocinante (almeno per ora) ma preparano il terreno per un grande evento nel secondo blocco delle puntate.

In attesa di un giudizio definitivo sulla stagione completa, ci sentiamo di promuovere con riserva questo nuovo tassello della fantapolitica di The Expanse: sono interessanti i cambi strutturali e tematici portati nel racconto, ma il ritmo generale e la gravitas del racconto non decollano mai del tutto.

Uno degli aspetti più fenomenali dello show rimane la direzione artistica: dai magnifici set interni delle navi spaziali agli scorci di pianeti alieni, ci sentiamo di consigliarvi l'artbook della serie Tv se adorate scoprire i dietro le quinte e il processo creativo.