Negli anni 2000 Microsoft, Intel e diverse aziende erano alla ricerca della formula vincente per il computer in miniatura. Dopo il Tablet PC fu la volta del Microsoft Ultra Mobile PC (UMPC) che era drammaticamente lento, e poi del Mobile Internet Device (MID), un concept di Intel altrettanto deludente.
Il MID tuttavia spinse Intel a sviluppare il processore Atom, che permise ad Asus di creare il famoso Eee PC. Nasceva così il netbook, in varianti da 7 o 10 pollici; una nuova categoria di computer portatili che rivoluzionò il mercato, e tutti i produttori seguirono presto l'esempio di Asus – eccetto Apple. Nel 2008 i netbook rappresentavano il 40% di tutti i PC portatili venduti al mondo, ma il successo era destinato a restare effimero: l'arrivo dei tablet mise fine alla gloria di questi prodotti, e oggi tutte le aziende li hanno abbandonati.