AirJet, membrane a ultrasuoni per rivoluzionare il raffreddamento dei portatili

La soluzione di Frore Systems è realizzata in collaborazione con Intel e debutterebbe nei portatili già dal prossimo anno.

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a cura di Gabriele Giumento

Il calore è diventato a tutti gli effetti il nuovo collo di bottiglia dei PC più moderni. Se da un lato un sistema desktop è in grado di gestire meglio questa problematica, per via del suo form factor che permette l'installazione di sistemi di raffreddamento adeguati, come grandi ventole e dissipatori a liquido AIO, le dimensioni compatte di un portatile rendono molto più difficile lo smaltimento, limitando a tutti gli effetti il potenziale dell'hardware. A tal proposito, Frore Systems ha deciso di introdurre una nuova e interessante soluzione, basata su un sistema interamente passivo, che permette di migliorare notevolmente l'estrazione dell'aria calda e, al tempo stesso, ridurre di molto il rumore rispetto alle più tradizionali ventole.

Frore Systems è un'azienda con base a San Jose, nella Silicon Valley californiana, e ha collaborato allo sviluppo di questa nuova tecnologia, che prende il nome di AirJet, insieme a Intel. Stando a quanto dichiarato, la soluzione permetterebbe di migliorare le prestazioni di un portatile dal 50% al 100%, in base alle sue specifiche. La tecnica utilizzata viene definita da Frore System come "soluzione di raffreddamento a stato solido" ed è basata su un innovativo sistema dotato di membrane che vibrano alla frequenza degli ultrasuoni. In questo modo, è possibile generare un potente flusso che, aspirando l'aria dalle relative prese, rimuove velocemente il calore generato dal sistema, impedendo che questo raggiunga il limite e vada in throttling.

Se si rivelerà davvero efficace, Air Jet spianerebbe in questo modo la strada a portatili ancora più sottili degli attuali modelli. Frore Systems ha in programma di dimostrare la sua nuova tecnologia al prossimo CES di Las Vegas, prima di un debutto effettivo che, secondo la società stessa, dovrebbe avvenire nei prodotti del prossimo anno. Nonostante la soluzione sia chiaramente pensata per i dispositivi mobile, tra cui rientrano anche i portatili 2 in 1 e i tablet, l'azienda ha affermato di avere l'intenzione di espandersi in alti mercati, il che potrebbe tradursi in una possibile soluzione pensata per i PC desktop alternativa ai tradizionali sistemi a liquido AIO, magari anche più economica.