Altri 7.800 posti di lavoro spariscono dietro all'intelligenza artificiale

Uno tra i più grandi colossi tech del mondo sta considerando l’ipotesi di ridurre di 7.800 posti la forza lavoro. Saranno sostituiti da intelligenze artificiali.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

International Business Machines Corp (IBM.N) prevede di sospendere le assunzioni per quei ruoli che potrebbero essere sostituiti dall'intelligenza artificiale (AI) nei prossimi anni. Lo ha detto il CEO Arvind Krishna, rivolgendosi a Bloomberg.

Stavolta, quindi, non parliamo di persone che hanno perso il lavoro e che saranno sostituite da un algoritmo. Il passaggio di IBM infatti è più diretto: avrebbe assunto, ma non assumerà più. O meglio, per il momento vogliono vedere se davvero gli algoritmi possono sostituire certe mansioni. Si tratta, riporta la fonte, di 7.800 posti di lavoro.

Se e quanto avranno la conferma, la decisione sarà definitiva.

Krishna ha dichiarato che il “rallentamento” nelle assunzioni riguarderà in particolare le funzioni di back-office come le risorse umane, aggiungendo che il 30% dei ruoli non rivolti ai clienti potrebbe essere sostituito dall'IA e dalle automazioni entro cinque anni.

“Risorse umane” può significare molte cose, come l’ufficio che fa gli stipendi. Sappiamo per certo, poi, che da molto tempo ormai le intelligenze artificiali selezionano i curriculum e, in alcuni casi, fanno una prima selezione “a voce”. Se di recente vi siete proposti per un lavoro, probabilmente la vostra proposta è stata esaminata da un software, non da una persona.

IBM ha dichiarato che la riduzione “potrebbe includere la mancata sostituzione dei ruoli lasciati liberi dal personale” - il che probabilmente significa che i lavoratori e le lavoratrici che vanno in pensione o si dimettono non saranno sostituiti da altre persone.