AMD Threadripper 5000: il numero di core non cambia, ma le novità non mancano

Il furto di dati a Gigabyte di qualche giorno fa ha svelato interessanti dettagli sui futuri processori AMD Threadripper 5000.

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a cura di Gianmarco Guzzo

AMD, con la sua nuova serie di CPU Ryzen 5000 ha consolidato la sua competitività, guadagnando passo dopo passo sempre più mercato, che le hanno permesso di raggiungere, di recente, la più alta fetta di quote dal 2007. L’avvento dell’architettura Zen 3 ha segnato infatti un punto di svolta per AMD, che dopo anni di crisi è ritornata finalmente a splendere. Parte del successo ottenuto dalla casa di Sunnyvale è dovuto anche ai suoi processori del segmento HEDT, i Ryzen Threadripper.

Al momento, le CPU Ryzen Threadripper della serie 3000 sono le migliori soluzioni disponibili per chi vuole assemblare una workstation con un gran numero di core. Queste soluzioni sono basate ancora su architettura Zen 2 e da tempo si aspetta un refresh della gamma, con nuovi chip basati sulla più recente architettura Zen 3. Sembra che, finalmente, l'attesa sia finita: stando a quanto riportato da WCCFTech, tra i dati rubati a Gigabyte qualche giorno fa c'erano anche informazioni relative ai Ryzen Threadripper 5000. WCCFTech ha pubblicato due immagini, che vi riportiamo qui sotto, da cui emerge l’esistenza di due nuove serie di CPU dedicate ai segmenti High-end e Workstation, con la famiglia di processori 19H che viene elencata più volte nei documenti pubblicati, in cui sono presenti anche la configurazione massima dei core e il TDP di ciascuna versione.

I dati pubblicati confermano le indiscrezioni iniziali sulla roadmap di AMD, dove erano spuntati nuovi processori con socket sTRX4 e sWRTX8. Da un’analisi dei documenti emerge come sia il numero di core che il TDP rimarrà invariato, confermando quindi un massimo di 64 core per il modello di punta. Nello specifico, la versione HEDT sarà disponibile nelle varianti da 64, 32 e 24 core, mentre la versione PRO, riservata alle workstation, sarà disponibile nelle versioni da 64, 32, 24, 16 e 12 core. Il TDP varia ovviamente in base al modello preso in esame e al numero di core, ma stando ai documenti trapelati saranno di 110 W, 85 W, 80 W, 75 W e 62 W.

Il supporto a 8 canali di memoria e a 128 linee PCIe 4.0 sono però appannaggio solamente della versione PRO. Il design del chiplet invece subirà gli stessi cambiamenti visti nei Ryzen 5000, in quanto si tratta di modifiche dettate dal passaggio all'architettura Zen 3. Rimarranno invariate invece le dimensioni del chip e l'uso di un socket LGA, garantendo quindi la compatibilità delle CPU di nuova generazione anche con le schede madre TRX40 e WRX80 esistenti. Infine, il lancio è attualmente previsto per novembre 2021, anche se vista la situazione di shortage del mercato è difficile escludere dei ritardi.

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