Ergonomia

Recensione - Test del monitor AOC i2353, un modello concreto e senza fronzoli. Unendo un pannello IPS di fascia bassa e rinunciando a qualche optional, offre elevata qualità d'immagine a prezzo contenuto per appassionati fotografi dal budget ridotto.

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a cura di Tom's Hardware

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Il design è indubbiamente ricercato e caratterizzato da un profilo frontale in alluminio ripreso dalla base di sostegno, per un risultato complessivamente convincente. Purtroppo, lo spessore ridotto del pannello obbliga ad avere un trasformatore esterno.

I connettori, disposti orizzontalmente sulla parte posteriore della base di sostegno, risultano particolarmente comodi da raggiungere. Sempre sulla base, e sempre facilmente raggiungibili, i pulsanti "a sfioramento" per il controllo del monitor; per questi ultimi vale quanto già detto in altre occasione per, per qualunque altro modello: esteticamente apprezzabili, non si discute, ma la praticità è un'altra cosa.

Altro aspetto che AOC i2353 condivide con molti altri modelli di pari generazione e categoria è la scarsa possibilità di regolazione. Il monitor può solo essere inclinato, ma non regolato in altezza (di conseguenza, nessuna funzione pivot); questo può rendere difficile trovare una posizione di lavoro ergonomica, soprattutto se non si è di statura media.

Apprezzabile invece la copertura antiflesso con finitura semi-opaca. Non è alla pari di coperture antiriflesso che si trovano su modelli professionali, ma fortunatamente, AOC ha resistito alla tentazione della finitura lucida a specchio.

Il menu OSD, che appare in sovrimpressione sottoforma di banda orizzontale, è completo e funzionale se paragonato ad altri modelli consumer dedicati all'intrattenimento, ma molto semplificato per ciò che concerne le regolazioni colore (si tratta, in effetti, dello stesso menu offerto dagli altri modelli del marchio). Un pannello IPS si sarebbe forse meritato qualcosa di più.

Per fare qualche esempio, è possibile scegliere tra tre valori di gamma, ma questi sono indicati come gamma 1, 2 e 3 anziché con l'effettivo valore. Approccio analogo per la regolazione della temperatura colore: è possibile scegliere tra tono caldo, neutro o freddo o di lavorare in emulazione sRGB, ma non è possibile sapere a che temperatura colore corrisponda, ad esempio il tono "caldo".