Athlon II X4, processore quad-core a soli 80 euro

AMD porta i processori quad-core sotto la soglia dei 100 euro. Testato il modello X4 620.

Avatar di Andrea Ferrario

a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

AMD Athlon II X4 620: quad-core a 80 euro

Intel ha da poco allargato alla fascia entry-level la sua tecnologia Core, con i processori Core i5 e Core i7 basati su socket LGA 1156, con l'intento non solo di ampliare l'offerta, ma di attaccare direttamente AMD, offrendo processori economicamente più allettanti.

AMD ha rilanciato, con un'offerta a dir poco sorprendente: un processore quad-core a 80 euro. Per offrire tanto, a poco prezzo, l'azienda è ovviamente stata costretta a fare delle rinunce, e in questo caso a farne le spese è stata la memoria cache L3, sparita. Seguendo lo schema degli altri modelli, essendo il nuovo processore un esemplare che s'inserisce nella fascia entry-level, è stato battezzato con il nome Athlon II X4 - seguendo la scia dei processori dual-core Athlon II X2.

jpg

La linea Athlon II è destinata a crescere ulteriormente. Oltre ai modelli quad-core basati sul core Propus, presto ci saranno dei modelli triple core, basati sul core Rana. Il modello 620 che abbiamo provato, lavora alla frequenza di 2.6 GHz, è prodotto a 45 nm (SOI) e ogni core può contare su 512 KB di memoria cache L2. Per quanto riguarda le caratteristiche aggiuntive, c'è tutto quello che è presente anche sui Phenom II, cioè le estensioni MMX, SSE, SSE2, SSE3, SSE4a, Enhanced 3DNow!, la funzione NX Bit, il supporto ai 64 bit, la virtualizzazione AMD-V e la tecnologia di risparmio energetico Cool'n'Quiet. La compatibilità con le motherboard è sia AM2+ con memoria DDR2 che AM3 con memoria DDR3.

Questo processore è forse la migliore opportunità a cui un possessore di motherboard AM2 possa aspirare, trasformando il suo vecchio sistema in un nuovo quad-core.

Alcune considerazioni

Considerando il prezzo, pare ovvio che questo nuovo processore non è tale da competere con i modelli di fascia media e medio alta, poiché si differenzia da questi per la mancanza della cache L3 ma anche per una velocità più contenuta. Tuttavia, la mancanza della cache condivisa può essere un male, ma anche un bene.

Non dovendo alimentare la memoria di supporto, che occupa una grande parte del chip, si guadagna un vantaggio in efficienza energetica. Non in tutte le applicazioni, inoltre, la cache fa una grande differenza. Questo significa che, in alcuni casi, si può aspirare a prestazioni vicine a quelle dei fratelli maggiori, ma con un'efficienza migliore. Vi rimandiamo alla sezione dei benchmark per questi confronti.