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a cura di Dario D'Elia

Gli spammer ormai si sono impadroniti di alcune parole. Secondo l’ultima indagine di Site Advisor un buon numero di termini, digitati nelle stringhe testuali dei motori di ricerca, portano inevitabilmente a risultati drogati. Decine e decine di siti Web che nascondono applicazioni di spamming e pop-up truffaldini. Più del 64% di queste pagine online, correlate, ad almeno 1394 parole, ospitano spyware e adware di ogni genere.

http://www.tomshw.it/articles/20060515/spam1.jpg

E non si tratta di un fenomeno che coinvolge pochi motori online, ma Google, Yahoo, MSN Search, AOL Search e ASK. Praticamente tutte le piattaforme più conosciute della web-sfera. Fra i termini più pericolosi si distinguono: Bearshare, Screensavers, Winmx, Limewire, Download Yahoo messenger e Free ringtones.

http://www.tomshw.it/articles/20060515/spam2.jpg

Secondo Site Advisor i motori di ricerca dovrebbero porre una maggiore attenzione nei confronti di questo fenomeno, intervenendo magari sulla censura delle pagine Web ricche di malware. Alcuni operatori del settore non si sono stupiti per i risultati dell’indagine, e hanno malignato sulle conclusioni del report. Poco tempo fa, infatti, Site Advisor è stata acquisita da McAfee. Conflitto di interessi?