OCZ Nocti mSATA

I primi SSD mSATA si distinguevano per le dimensioni, ma non offrivano buone prestazioni. Le proposte attuali sono più simili a quelle da 2,5 pollici e per questo abbiamo provato 10 modelli di diverse capacità per fare il punto sull'evoluzione di queste soluzioni. In test i modelli Adata XPG X300, Mushkin Enhanced Atlas, Crucial m4 e OCZ Nocti.

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a cura di Tom's Hardware

OCZ Nocti mSATA

OCZ vende diversi SSD da 2,5 pollici ma ha solo un'offerta chiamata Nocti. Tenete presente che si tratta di un vecchio progetto, ed è per questo che le sue specifiche non sono al livello delle proposte Adata, Crucial e Mushkin. Le soluzioni OCZ Nocti si possono tuttavia acquistare ancora oggi, e perciò è importante includerle nei nostri test.

OCZ usa un controller SandForce di seconda generazione, come alcuni concorrenti, ma possiamo anche vedere che l'azienda si è affidata a un package TSOP. A differenza dei moduli BGA di Adata, Crucial e Mushkin, questi package TSOP comunicano attraverso un singolo canale ciascuno. Una soluzione mSATA con quattro package usa solo la metà di quanto mette a disposizione il controller SandForce. Questo è il motivo per cui OCZ parla di prestazioni in lettura sequenziale fino a 280 MB/s e di scritture fino a 260 MB/s.

Con carichi di archiviazione non pesanti, quelli in cui il Nocti ha a che fare con una queue depth di uno, è veloce quanto gli altri SSD. Riesce a farsi rispettare anche con una queue depth di due. Quando però iniziamo ad aumentare le operazioni di I/O perde rapidamente terreno. Fortunatamente per OCZ, la maggior parte delle applicazioni mobile e mainstream in ambito desktop sono molto intensive. Preferiamo comunque altre soluzioni, capaci di usare tutti e otto i canali del controller SandForce.

Le scritture – in particolare quelle con dati incomprimibili – sono deludenti rispetto alle soluzioni di Adata e Mushkin. Mentre il Nocti da 120 GB tocca un massimo di 80 MB/s, questi due concorrenti superano i 150 MB/s.

Le letture sequenziali e le scritture sono anche decisamente peggiori rispetto all'XPG SX300 e le proposte Enhanced Atlas. Questo almeno in teoria. I carichi di lavoro Iometer sono abbastanza sintetici, per lo più utili a convalidare o confutare le specifiche del produttore. Passare a test più reali dovrebbe aiutare a determinare se le prestazioni dichiarate da OCZ devono preoccuparvi nel quotidiano.