Il mattoncino computer di LEGO diventa reale ed è bellissimo

Un mattoncino personalizzato che simula lo schermo di un terminale, con tanto di righe a scorrimento. Ne vogliamo uno subito!

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a cura di Marco Doria

Negli anni, la community internazionale di appassionati dei mattoncini LEGO ci ha regalato tante sorprese, basti pensare agli incredibili set personalizzati noti come LEGO MOC (My Own Creation). Esistono poi aziende che, ad esempio, vendono dei kit di mattoncini con illuminazione LED per migliorare i propri kit (cercate quello, costosissimo, per illuminare la Ecto-1 dei Ghostbusters per fare un esempio).

Il maker e sviluppatore James Brown, invece, ha da poco mostrato una sua creazione originale davvero bellissima: un mattoncino che simula un terminale informatico, con tanto di display OLED funzionante, come potete vedere nel suo tweet originale.

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Tramite un micro-controller basato su ARM (STM32F030F4P6TR, serie ARM Cortex M0) e una stampante 3D, Brown ha realizzato questo mattoncino 2x2 che mostra un'animazione che simula lo scorrimento delle righe di codice di un terminale.

Il display OLED utilizzato è di 0,42 pollici con una risoluzione di 72 x 40 pixel, alimentato da un sistema LEGO da 9 V in uso su vecchi kit come i trenini elettrici, tramite contatti elettrici incorporati nelle giunzioni stesse del mattoncino.

Brown, che ha già presentato altri progetti di microelettronica molto interessanti, ha pubblicato su Twitter tutti i passaggi per ricreare a casa questo meraviglioso effetto. Chi vi scrive ha provato delle vibes molto Cyberpunk (immaginate un set con vari schermi in azione), ma devo dire che ho anche immaginato una riproduzione della plancia della Nostromo da Alien, con tutti i vari terminali che si attivano come all'inizio dell'iconico film di Ridley Scott!

L'unico neo, come ha fatto giustamente notare qualche altro utente, è che forse bisognerebbe creare un mattoncino più liscio: la superficie ruvida (seppur conferisca un effetto "condensa" che potrebbe anche starci) smorza un po' l'immagine.

Detto questo, WOW!