Il Tao della rete di produzione multimediale - Parte 3

Siamo giunti alla fine di questa serie di articoli, dedicati alla creazione di una rete di produzione multimediale. In questo ultimo capitolo ci occuperemo del wireless e del tunnel VPN.

Avatar di Tom's Hardware

a cura di Tom's Hardware

Questo è il terzo articolo della serie dedicata alla costruzione di una rete di produzione multimediale. Per chi si fosse perso la prima parte e seconda parte, può leggerle a questi link:

Introduzione

Hotel Park City Marriott, un giorno prima dell'inaugurazione del Sundace Film Festival:

Sheila era alta, bellissima e vestiva abiti di classe. "Allora, cosa fai TU per vivere?" mi chiese.

"Niente di interessante", fu la mia risposta.

Lamentatevi se volete, miei cari colleghi, ma su una scala da "Unico" a "Noioso", per quei strani personaggi del mondo dello spettacolo, la nostra nobile professione non è molto differente da quella di "Venditori di francobolli da collezione". Per dimostrarvi la mia teoria, permettetemi di proporvi una versione alternativa di quel dialogo:

"Beh, ho avuto tre settimane di tempo per creare una rete mista, composta da circa 200 macchine connesse a ciò che mi è stato detto fosse un'irragionevole montagna di switch molto costosi, collegati tra loro tramite STP..." dissi.

"Stone Temple Pilots?" chiese.

"No, Spanning Tree Protocol", risposi.

Sheila, non si stava affatto divertendo; e la cosa sarebbe continuata anche se avessi iniziato a dibattere sull'utilizzo di PPTP piuttosto che IPsec.

Fino a qualche giorno prima dell'inaugurazione del festival ero quasi pronto a tornarmene a casa. La rete era installata, coi tecnici del montaggio video e il personale degli uffici in grado di lavorare a pieno ritmo. Il livello di produttività era alto e le lamentele poche. Mancava solo l'implementazione della rete wireless e la creazione di un tunnel VPN verso i quartier generali della società, così che la massiccia quantità di informazioni, generate in volumi in costante crescita, potesse essere condivisa e archiviata in California.

A quel punto sapevo che non sarei mai rimasto completamente soddisfatto di questa rete; nessun vero progettista di reti lo dovrebbe mai essere. Nonostante quasi ogni giorno vengano approvati nuovi standard e si inventino nuove metodologie e protocolli, anche senza tutto ciò, esistono sempre almeno seimila modi per fare una cosa. Nessuna rete potrà mai essere perfetta e costantemente allo stato dell'arte, sopratutto perchè lo sviluppo di questo campo della tecnologia è una vera e propria storia infinita. Il massimo che si può fare è adattare le proprie tecniche alla situazione in esame, mentre si tengono gli occhi ben aperti su tutta la tecnologia a disposizione.

La rete VPN ha occupato una buona parte dei miei pensieri sin dal giorno in cui accettai il lavoro. Presi ogni decisione riguardo la costruzione della rete considerando ogni volta i protocolli e i permessi in uso sulla rete dei quartier generali della società, in questo modo il mio lavoro sarebbe stato più semplice il giorno in cui il tunnel VPN sarebbe divenuto operativo.