Intel ha perso 7 miliardi di dollari, ma è tutt'altro che in crisi

La situazione della divisione chip making non è delle migliori, ma dovrebbe raggiungere il pareggio di bilancio entro il 2027.

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a cura di Marco Pedrani

Managing Editor

Nel corso del 2023, la divisione di produzione di chip di Intel ha registrato perdite operative per 7 miliardi di dollari, segnando un aumento rispetto ai 5,2 miliardi di dollari di perdite accumulate nell'anno precedente, come riportato da Reuters. Malgrado un fatturato annuo pari a 18,9 miliardi di dollari nel 2023, tale cifra rappresenta un calo del 31% rispetto ai 27,49 miliardi di dollari generati nell'anno precedente.

Le recenti dichiarazioni a investitori del CEO di Intel, Pat Gelsinger, forniscono un contesto per le difficoltà aziendali, relativamente all'attuale scenario finanziario. Gelsinger ha attribuito parte di queste perdite a precedenti errori strategici che hanno costretto l'azienda a esternalizzare circa il 30% della sua produzione di wafer ad altre fonderie, inclusa TSMC, uno tra i maggiori concorrenti di Intel nel settore.

Intel
wafer

In uno sforzo per ribaltare questa situazione, Intel ha compiuto passi significativi, tra cui l'investimento nell'adozione delle macchine per litografia ultravioletta estrema (EUV) proveniente dalla società olandese ASML. Precedentemente, Intel aveva scelto di non investire in questa tecnologia. Grazie all'efficienza e alla riduzione dei costi di produzione offerta da queste macchine, Gelsinger è ottimista nel dichiarare che Intel raggiungerà il pareggio entro il 2027

Questa direzione potrebbe rappresentare la svolta decisiva per Intel. L'azienda ha pianificato un investimento di circa 100 miliardi di dollari per la costruzione e l'espansione delle sue fonderie in quattro stati diversi. Inoltre, beneficerà di un sostegno finanziario fino a 8,5 miliardi di dollari dal governo degli Stati Uniti, grazie al nuovo Chips Act. Tuttavia, perché i piani vadano a buon fine, è fondamentale per Intel attrarre aziende interessate al suo servizio di produzione di chip: un esempio recente viene da Microsoft, che ha firmato come cliente della fonderia, sebbene non sia chiaro quanti altri clienti Intel dovrà assicurarsi per raggiungere il pareggio economico previsto nei prossimi anni.

Nonostante le sfide finanziarie attuali, gli investimenti di Intel nelle tecnologie avanzate e nelle strategie di espansione sembrano disegnare un percorso chiaro verso il recupero, mettendo in chiaro che l'azienda è tutt'altro che in crisi. Con il continuo sostegno governativo e la ricerca di nuove partnership, le prospettive future per Intel appaiono promettenti.