La GPU era morta, poi è risorta grazie a un trapano e un bypass

A volte un componente hardware sembra morto, ma in verità ha solo bisogno di un intervento molto complesso

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Quando un componente hardware “muore” la maggior parte di noi si rassegna a sostituirlo. Non è che la riparazione sia impossibile, e che a volte è talmente complessa e costosa che non ne vale la pena. Una questione che, in effetti, riguarda tantissimi prodotti in commercio e in qualche modo alimenta una versione distorta e perversa del consumismo - ed è anche un problema ambientale.

Capita naturalmente anche con le schede video: a volte basta una semplice riparazione, ma in genere vale la regola “tanto vale cambiarla”. A meno che nei dintorni non ci sa qualcuno come KrisFix, un tecnico che sembra aver fatto della riparazione una specie di missione personale.

La sua specialità sono le GPU, e di recente si è imbattuto in una RX 6900 XT che sembrava del tutto defunta. Parliamo di una scheda di tre anni fa che è ancora un’ottima scheda, quindi ripararla non è una brutta idea.

Solo che qui il problema era una traccia interrotta all’interno del PCB. Già, proprio quel tipo di danno che la maggior parte di noi etichetterebbe subito come “irreparabile”. Ammesso e non concesso che si riesca a diagnosticarlo correttamente.

KrisFix invece ha messo mano al trapano e al microscopio, ha fatto due fori e ha bypassato il problema con un cavetto. Un lavoro di fino fatto a mano, che dimostra oltre ogni dubbio l’incredibile abilità di questo riparatore. Anche perché i fori aggiuntivi hanno fatto dei danni collaterali, e KrisFix ha dovuto riparare anche quelli.

Alla fine la RX 6900 XT funzionava; probabilmente (quasi certamente) la riparazione ha portato con sé anche un calo delle prestazioni, quindi non si può dire “come nuova”. Ma visto che l’alternativa era “morta”, sicuramente siamo di fronte a un notevole successo.