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Ridondanza, ma non RAID

La tecnologia RAID ha pro e contro. I NAS con RAID 5 offrono ampio spazio d'archiviazione e allo stesso tempo una riduzione drastica della possibilità di perdere i dati per la rottura di un disco. Se però a guastarsi non è un disco, ma il controller, si rischia di perdere tutti i dati, o di aspettare settimane prima di rimetterci mano. Presentiamo una soluzione alternativa, efficiente ed economica per utenti individuali e piccoli uffici.

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a cura di Tom's Hardware

Pubblicato il 19/06/2007 alle 16:52 - Aggiornato il 15/03/2015 alle 01:14
  • Le PMI furbe non usano RAID ma ridondano il NAS
  • Ridondanza, ma non RAID

Ridondanza, ma non RAID

L'approccio più semplice consiste nel tenere buona solo la prima lettera di RAID, ovvero quella "R" che sta per "ridondante". Ho pensato quindi di usare distinti NAS, molto semplici ed economici: il primo esegue il backup dei dati e si può usare come archiviazione di rete. Il secondo NAS esegue il backup del primo. Sebbene non sia elegante come una configurazione RAID, questa soluzione offre almeno due vantaggi chiave nelle piccole reti.

Il primo e più importante vantaggio è che si ha una ridondanza completa. Siccome ogni NAS ha i propri drive, alimentatore, processore ed elettronica, rimarrà attiva anche quando qualcosa va male nell'altro NAS.

L'uso di due o più NAS distinti inoltre permette di collocare fisicamente in posti diversi il backup principale e quello secondario. Per esempio potreste nascondere il secondo NAS in un posto veramente imboscato, in modo da avere un'ulteriore sicurezza: quella contro i furti e le rotture accidentali da parte di colleghi maldestri. Il nascondiglio del secondo NAS non deve necessariamente avere una presa di rete. Potete usare wireless (solo se costretti) o la linea elettrica (meglio). Il backup è un'attività eseguita in background, quindi non c'è bisogno di prestazioni da record.

Perché tutto abbia senso e funzioni, uno dei due NAS deve offrire la funzione di backup programmati da o verso un drive di rete. La maggior parte dei NAS esegue backup verso un drive collegato tramite USB; molti possono farlo anche su una condivisione di rete. Per essere certo che un drive supporti il backup verso dischi di rete, prima dell'acquisto è meglio scaricare e consultare il manuale dal sito del produttore.

Nessun backup di rete per la Buffalo LinkStation.

Per esempio, nell'immagine qui sopra si vede una schermata della versione originale della Buffalo LinkStation. Appare il messaggio "A valid backup device does not exist" (non esiste un dispositivo di backup valido) perché non c'è nessun disco USB collegato e non c'è supporto al backup su dischi condivisi.

Synology DS-207. Supporto per backup tramite USB e rete.

Qui vedete invece la schermata "Network Backup" del Synology DS-207. Se c'è un disco USB collegato, lo si può selezionare con la prima opzione in alto. In questo caso è grigia perché non ho collegato nessun disco USB. Appena sotto vedete come sia possibile eseguire backup tramite rete inserendo uno hostname o un indirizzo IP.

Il backup tramite NAS distinti può essere anche meno costoso rispetto ai complessi sistemi RAID. Per esempio, al momento della stesura di questo articolo, due Buffalo LinkStation Pro da 500GB  costano poco meno di 700 euro, compresa spedizione. Una Terastation Pro II da 1 Terabyte, che offre 680 GB di spazio con RAID 5, costa invece 750 euro compresa spedizione.

Lo svantaggio principale dei due NAS ridondati è che, quando il NAS primario si guasta, bisogna intervenire manualmente. Questa non è però un'operazione difficilissima: premesso che si usi un'identica struttura delle cartelle, basta impostare sul NAS secondario IP e hostname di quello primario. Probabilmente sarà necessario anche reimpostare i permessi d'accesso, siccome quasi certamente avrete rimosso il diritto d'accesso diretto per gli utenti al NAS secondario.

Va anche detto che il contenuto del NAS secondario non sarà esattamente lo stesso di quello principale. Si perderanno infatti le modifiche incorse ai file dall'ultimo backup programmato. L'effetto può essere però mitigato impostando backup più frequenti, oppure dalla tipologia stessa d'uso del NAS principale.

Per quanto mi riguarda, in questo momento il mio NAS secondario sta eseguendo il backup di quello principale. E ho la certezza che, se il mio NAS primario dovessero rompersi, mi basteranno pochi minuti per tornare in piena attività, non settimane.

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  • Le PMI furbe non usano RAID ma ridondano il NAS
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