NVIDIA GeForce RTX 4000, tutto quello che sappiamo finora

Vediamo insieme tutto quello che sappiamo finora sulle nuove schede grafiche di NVIDIA GeForce RTX 4000, previste per l'autunno del 2022.

Avatar di Gabriele Scordamaglia

a cura di Gabriele Scordamaglia

Ada Lovelace: è questo il nome in codice delle nuove schede grafiche di NVIDIA, presentate ieri, poco più di 365 giorni dopo l'uscita delle attuali top di gamma della serie 3000: a tal proposito, NVIDIA aveva lanciato un teaser su Twitter accompagnato dall'hashtag #ProjectBeyond. "Lovelace" fa riferimento al nome dell'architettura sulla quale si baseranno queste nuove schede grafiche, che prenderà dunque il posto dell'odierna Ampere. Si parla di prestazioni 2,5 volte superiori rispetto a quelle raggiungibili con l'hardware attuale, il che potrebbe ovviamente far brillare gli occhi degli appassionati, ma c'è da tenere in considerazione il rischio di trovarsi davanti a numeri esorbitanti per quanto riguarda prezziconsumi delle NVIDIA GeForce RTX 4000.

Il riferimento attualmente è la RTX 3090, caratterizzata da un TDP di 350 W e basata su un processo produttivo a 8 nm gestito da Samsung: la nuova serie vede invece un chip costruito con processo produttivo a 4 nm, questa volta affidato a TSMC, che porta sì a prestazioni nettamente superiori, ma con un consumo energetico che, nonostante tutte le ottimizzazioni effettuate, risulta raddoppiato: sulla RTX 4090 si segnala infatti un TDP di ben 450 W. Prestazioni e consumi delle nuove NVIDIA GeForce RTX 4000 vanno dunque di pari passo, un fattore che potrebbe porre un forte freno alla campagna acquisti, almeno da parte dei gamer più parsimoniosi.

Passiamo ai tecnicismi e alle specifiche: la GPU più potente, ovvero la NVIDIA AD102, vanta 16.384 Cuda Core e una memoria grafica da 24 GB GDDR6X, oltre a 96 MB di cache L2 e un bus di memoria che va da 128 bit a 384 bit. Lavorando a una frequenza base di 2.23 GHz, la scheda è in grado di produrre 90 TFLOPs di potenza, più del doppio della RTX 3090! Possiamo dunque affermare di avere finalmente una scheda in grado di gestire anche l'8K (quello vero) e prestazioni impressionanti con il Ray Tracing, grazie anche al sempre maggior numero di titoli che supportano il DLSS.

A proposito di DLSS: La prima cosa che risalta è sicuramente il fatto che NVIDIA sia riuscita a migliorare la sua tecnologia di Deep Learning, rendendo l'algoritmo di upscaling più intelligente e in grado di aumentare il numero di frame su schermo e, di conseguenza, la fluidità di gioco, tutto grazie all'introduzione di Optical Flow Accelerator e Optical Flow Field. Tutto ciò è reso possibile ovviamente dai core di ultima generazione, grazie ai quali nascono anche due degli organi più importanti della nuova generazione di schede NVIDIA:

  • Opacity Micromap Engine: si occupa di raddoppiare le prestazioni del Ray Tracing;
  • Micro-Mesh Engine: garantisce delle geometrie più complesse (grazie, appunto, alle micro-mesh) senza intaccare in modo grave il carico computazionale;

Una nota di merito va sicuramente anche alla nuova unità denominata Shader Execution Reordering (SER), che riesce dare un contributo importante al processo di rendering: lo scopo è quello di riordinare le istruzioni di rendering in ray tracing, in modo da ottimizzare il flusso per l'architettura parallela della pipeline grafica. NVIDIA afferma che solamente con l'aggiunta del SER, il frame rate dei giochi aumenta addirittura del 25%. A completare la lista delle novità introdotte nella RTX 4090 troviamo poi i Tensor Core di quarta generazione, l'acceleratore di flusso ottico Ada (sembra quasi fantascientifico, ma permettere al DLSS di prevedere il prossimo movimento che ci sarà in una scena e mantenere invariata la qualità dell'immagine) e i doppi codificatori che dimezzano i tempi di esportazione. Tutto ciò sarà disponibile dal 12 ottobre al prezzo ufficiale di 1.979 euro per l'Italia, mentre per il mercato internazionale il costo sarà pari a 1.599 dollari.

Per quanto riguarda invece la sorella minore, la RTX 4080 promette prestazioni fino a 4 volte superiori rispetto alla RTX 3080 Ti e sarà disponibile a partire da novembre in due configurazioni: con memoria da 12 GB o 16 GB, rispettivamente a 1109 euro e 1479 euro. La differenza la si può trovare anche nel numeri di core CUDA, 7680 contro 9728 nel modello superiore e nell'ampiezza dell'interfaccia di memoria, 192 bit contro 256 bit. Le due versioni avranno un clock massimo di 2.61 GHz per la versione da 12 GB e 2.51 GHz per quella da 16 GB.