Nvidia sotto inchiesta per monopolio

Il Dipartimento di Giustizia USA apre un'indagine sul dominio di Nvidia nel mercato dei chip AI: possibili implicazioni per il settore tecnologico.

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a cura di Andrea Maiellano

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Nvidia, il colosso tecnologico leader nel settore delle schede grafiche, è al centro di una nuova indagine del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti (DOJ).

L'inchiesta mira a esaminare la posizione dominante dell'azienda nel mercato dell'intelligenza artificiale, con particolare attenzione all'utilizzo delle sue schede grafiche.

Il dipartimento di giustizia starebbe già parlando con i concorrenti di Nvidia, tra cui aziende come AMD.

Secondo quanto riportato da The Information, il DOJ sta indagando se Nvidia abbia sfruttato la sua quota di mercato, stimata intorno all'80%, per escludere potenziali concorrenti dal settore dell'AI.

L'avvio dell'indagine fa seguito alle pressioni esercitate da diversi gruppi statunitensi, tra cui la senatrice democratica Elizabeth Warren. In una lettera inviata al DOJ il 30 luglio, viene evidenziato come Nvidia controlli l'80% del mercato globale delle GPU e addirittura il 98% nel settore dei data center.

"Le dimensioni di Nvidia le conferiscono ora il controllo sul destino informatico mondiale, dandole una pericolosa leva sull'economia globale", si legge nella lettera.

Secondo Reuters, l'indagine si concentra su diversi aspetti chiave:

  • Bundling di software e hardware: Il DOJ sta esaminando la pratica di Nvidia di abbinare software e hardware. CUDA, la piattaforma fondamentale che gestisce il mercato dell'AI, funziona esclusivamente sull'hardware Nvidia. Questo stack software ha reso pressoché impossibile per i concorrenti entrare nel mercato dell'AI.
  • Politiche di prezzo: Si sta verificando se Nvidia addebiti costi maggiori ai clienti per attrezzature aggiuntive per data center nel caso in cui abbiano acquistato GPU da concorrenti come AMD e Intel.
  • Pratiche commerciali: Alcuni dirigenti di aziende concorrenti hanno definito Nvidia come il "cartello delle GPU". Jonathan Ross, CEO della startup di chip AI Groq, ha dichiarato che molti clienti temono ritorsioni da parte di Nvidia se dovessero collaborare con altri fornitori.

Questa non è la prima volta che Nvidia si trova sotto esame da parte delle autorità statunitensi. Nel 2021, l'azienda fu citata in giudizio dalla Federal Trade Commission per l'acquisizione da 40 miliardi di dollari del progettista di chip ARM, sempre per preoccupazioni legate all'antitrust.

Al momento, il DOJ sta conducendo solo un'indagine su Nvidia, ma potrebbe avviare un'azione legale se dovesse riscontrare violazioni delle norme antitrust.

L'indagine del DOJ potrebbe avere importanti ripercussioni sul mercato dell'intelligenza artificiale e sul dominio di Nvidia in questo settore. Se venissero riscontrate pratiche anti-concorrenziali, l'azienda potrebbe essere costretta a modificare le sue strategie commerciali, aprendo potenzialmente la strada a una maggiore competizione nel mercato dei chip AI.

Questo potrebbe portare a:

  • Maggiore innovazione nel settore
  • Potenziale riduzione dei prezzi per i consumatori
  • Diversificazione dell'offerta di prodotti e servizi legati all'AI

Resta da vedere come si svilupperà l'indagine e quali saranno le eventuali conseguenze per Nvidia e per l'intero settore tecnologico. La situazione è in evoluzione e potrebbe avere un impatto significativo sul futuro dell'intelligenza artificiale e del computing ad alte prestazioni.

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