Conclusioni

Recensione - Test dell'OCZ Vertex 2 con memoria NAND Flash a 25 nm. Capacità e prestazioni davvero inferiori?

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a cura di Tom's Hardware

Conclusioni

Se OCZ ha commesso un errore, è stato quello di non aver comunicato i cambiamenti sui prodotti usciti, soprattutto quando tali modifiche pregiudicano capacità e prestazioni in determinati ambienti. Se la storia fosse stata diversa, e avessero dovuto annunciare più spazio e velocità in un prodotto esistente, l'azienda avrebbe celermente comunicato questa novità. Se bisogna "sottrarre" qualcosa al cliente i casi sono due: o lo comunichi oppure cambi interamente il nome del prodotto. OCZ avrebbe certamente potuto essere più trasparente.

Anche perché il problema delle capacità non è banale. Quando si punta su un SSD da 120 o da 60 GB, ogni gigabyte a disposizione vale molto (soprattutto quando si sta parlando di un disco che deve ospitare Windows 7). Grazie ai prezzi più bassi delle nuove unità da 25 nm si paga effettivamente di meno per GB, rispetto alle versioni 34 nm. OCZ però dovrebbe davvero prendere in considerazione di citare l'IDEMA (International Disk Drive Equipment and Materials Association) per i suoi SSD dotati del firmware della serie E, ??come fa per gli altri prodotti.

OCZ ha insistito nel dire che i rivenditori sono la ragione dell'attuale nome, e la spiegazione ha senso. Ci sono già un incredibile numero di SKU che rappresentano le unità SandForce. Aggiungere suffissi ai nuovi modelli da 115 e 55 GB sembrerebbe la soluzione ideale, ma nessuno sembra voler realmente affrontare la potenziale confusione.

Se OCZ non sembra intenzionata a seguire il nostro suggerimento, cosa fanno gli altri? Corsair, per esempio, sembra aver scelto una strada ben diversa, rispetto al concorrente. La società infatti ha recentemente annunciato che il nome scelto per gli SSD a 25 nm sarebbe stato in funzione della capacità IDEMA, per cui un'unità precedentemente a 120 GB diventerà un modello da 115 GB. E il suffisso -A indica la presenza della memoria NAND a 25 nm.

Rivenditori: rendetevi conto che è meglio fare ai vostri clienti un'offerta realistica, anche se meno allettante, piuttosto che fare promesse impossibili da mantenere.

Siamo un po' meno preoccupati della situazione delle prestazioni rispetto alla perdita di capacità. Non c'è niente che OCZ possa fare la capacità - quei 4 GB se ne sono andati, ma OCZ può affrontare il problema. Nei carichi di lavoro di classe desktop, i dischi a 25 nm sono simili alle unità precedenti. I nuovi SSD hanno difficoltà con la lettura e la scrittura di piccoli blocchi da 4KB - e pensiamo di sapere il perché. OCZ ha un nuovo firmware in cantiere e pensiamo che le ottimizzazioni all'ECC aiuteranno a ridurre il carico applicato al controller. Fino ad allora, ci sono diversi modi per dimostrare il calo nelle prestazioni, e ci auguriamo che OCZ (e ogni altri azienda che abbia il controller SandForce alle memorie a 25 nm) può portare la velocità dei suoi nuovi dischi fino al livello di quelli vecchi in ogni frangente.

Anche se non abbiamo apprezzato da subito la decisione di OCZ di offrire ai clienti dischi basati su chip a 32 Gb per la differenza di prezzo che separa i 32 Gb e le più convenienti NAND a 64 Gb, la proposta è stata poi modificata eliminando il problema del costo. La gente che ha acquistato i dischi a 25 nm a gennaio al maggior prezzo della Flash a 32 Gb può ora avere la capacità e le prestazioni che si attendevano. su unità nel mese di gennaio per il prezzo più alto di 32 Gb flash può ora avere la capacità e le prestazioni che si aspettavano. È possibile creare un ticket sul sito di OCZ se siete interessati.