Opinione degli scienziati: la fisica nei videogiochi

La fisica nei videogiochi è un argomento caldo di questo periodo. Ageia, ATI e Nvidia hanno mostrato al mondo le loro idee. Abbiamo parlato con alcuni scienziati per cercare di capire quali sono i problemi e il futuro della fisica nei videogiochi.

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a cura di Tom's Hardware

Introduzione

La fisica ha fatto sempre parte dei giochi e va a definire il modo in cui gli oggetti si relazionano gli uni con gli altri e con l'ambiente circostante. Per renderizzare la fisica in modo realistico è necessario effettuare una gran quantità di calcoli avanzati, che mettono sotto un continuo ed enorme sforzo la CPU. Dato che quest'ultima amministra diverse operazioni, l'idea di un'unità hardware separata che si prenda cura della fisica - in modo speculare a quanto avviene tra GPU e grafica - aleggiava nell'aria già da diverso tempo. Bansandosi su questo concetto, AGEIA ha creato e presentato al mondo la scheda PhysX per i calcoli fisici. Nvidia e ATI, tuttavia, hanno abbracciato un differente approccio al problema, affermando che la fisica può essere gestita ugualmente, se non meglio, aggiungendo un'altra GPU anzichè utilizzare un'unità di processo separata per la fisica (PPU).

Ci sono quindi differenti opinioni su quale sia la tecnica migliore per la fisica. Per questo motivo THG ha interrogato alcuni scienziati per fare luce su questa materia. La fisica è realmente così difficile da ricreare? Perchè? Quale tecnologia funziona meglio?