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Prusa XL: il meglio per la stampa multifilamento | Test & Recensione

La nostra recensione della Prusa XL, stampante 3D di fascia alta che ridefinisce la stampa multi-materiale per professionisti.

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Avatar di Andrea Ferrario

a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Pubblicato il 22/07/2025 alle 18:30
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  • Pro
    • Sistema di cambio utensili
    • Volume di stampa generoso
    • Piano riscaldato segmentato per efficienza energetica
    • Precisione costante grazie al sensore a cella di carico
    • Interfaccia utente intuitiva e connettività completa
  • Contro
    • Prezzo elevato non accessibile agli hobbisti
    • Dimensioni imponenti che richiedono spazio dedicato
    • Enclosure venduta separatamente
    • Velocità non competitiva con stampanti orientate alla performance

Il verdetto di Tom's Hardware

Premio
La Prusa XL rappresenta un significativo passo avanti nella stampa 3D professionale, offrendo un equilibrio unico tra volume di stampa, precisione e capacità multi-materiale. Il sistema di cambio utensili elimina i problemi tipici delle soluzioni a singolo estrusore, mentre il piano riscaldato segmentato ottimizza il consumo energetico e riduce le deformazioni termiche. Non è la stampante più veloce né la più economica, ma eccelle nelle applicazioni che richiedono versatilità e precisione costante. Consigliata per studi di design, dipartimenti R&D e service di stampa 3D, risulta invece sovradimensionata per hobbisti o piccole realtà produttive.

Informazioni sul prodotto

Original Prusa XL

Stampante 3D CoreXY di grande formato con sistema di cambio utensili fino a cinque testine indipendenti e volume di stampa di 360x360x360 mm.

La Original Prusa XL, anche a distanza di quasi 5 anni, rimane al culmine dell'evoluzione delle stampanti 3D del produttore ceco, posizionandosi come soluzione di fascia alta per professionisti e aziende che necessitano di capacità di stampa multifilamento avanzate. La caratteristica più distintiva è senza dubbio il sistema di cambio utensili, che permette di installare fino a cinque testine indipendenti, consentendo la stampa multi-materiale e multicolore senza i compromessi tipici dei sistemi a singolo estrusore.

Il target di riferimento è chiaramente professionale: studi di design, dipartimenti di ricerca e sviluppo, laboratori educativi avanzati e service di stampa 3D che necessitano di precisione elevata e versatilità nei materiali. Il prezzo di partenza di 2599€ per la versione a singola testina può arrivare a superare le 4000€ per la configurazione completa a cinque testine.

Vediamo come è andata la nostra prova.

Recensione in un minuto

La Prusa XL è una stampante 3D CoreXY di grande formato che abilita la stampa multi-materiale grazie al suo innovativo sistema di cambio utensili, in grado di ridurre al massimo gli sprechi. Con un volume di stampa di 360x360x360 mm, offre uno spazio di lavoro generoso per progetti ambiziosi. Tra i punti di forza spiccano la precisione garantita dal sensore a cella di carico per l'autolivellamento, il piano riscaldato segmentato in 16 zone indipendenti che ottimizza il consumo energetico, e la tecnologia di compensazione delle vibrazioni che assicura stampe di qualità anche ad alte velocità. Il sistema operativo è intuitivo e supporta connettività Wi-Fi, Ethernet e USB.

D'altro canto, l'investimento iniziale è considerevole e le dimensioni imponenti (800x800x900 mm) richiedono uno spazio dedicato. I tempi di riscaldamento possono essere lunghi per stampe di grandi dimensioni e la complessità del sistema multi-testina può rappresentare una sfida per gli utenti meno esperti. La Prusa XL è un investimento giustificato per professionisti e aziende che necessitano di capacità multi-materiale avanzate e grande volume di stampa, mentre rimane sovradimensionata per hobbysti o per chi ha esigenze di stampa più contenute.

Com'è fatta

La Prusa XL è costruita attorno a un telaio in alluminio e acciaio, con un design CoreXY che rappresenta una deviazione significativa rispetto alla cinematica Cartesiana di molti altri modelli Prusa. Questa architettura consente movimenti più rapidi e precisi, particolarmente vantaggiosi per un volume di stampa così ampio. Con dimensioni complessive di circa 800x800x900 mm e un peso che varia dai 27,9 kg (versione singola testina) ai 33,7 kg (configurazione a cinque testine), questa stampante richiede certamente uno spazio dedicato e una superficie di appoggio solida.

Il volume di stampa di 360x360x360 mm offre un aumento significativo rispetto ai 250x210x220 mm circa dei modelli di fascia più bassa, consentendo la realizzazione di oggetti di dimensioni considerevoli o la stampa simultanea di più parti. Per mettere tutto in prospettiva, il volume cubico totale di 46,6 litri è quasi tre volte maggiore rispetto alla MK4 (qui potete leggere la nostra recensione) e supera del 23% quello dell'Ultimaker S5 (330x240x300 mm).

Il cuore tecnologico della XL è indubbiamente il sistema di cambio utensili, unico nel suo genere tra le stampanti di fascia alta. Ogni testina "Nextruder" è un'unità autonoma con il proprio motore di estrusione a trazione diretta (rapporto 10:1), hotend completamente metallico capace di raggiungere 290°C, e sensore a cella di carico per il controllo preciso della pressione durante il primo strato. Il sistema permette di passare da un materiale all'altro in circa 9-10 secondi, eliminando completamente lo spreco di materiale tipico dei sistemi multi-materiale a singolo estrusore come il MMU3.

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Un'altra innovazione significativa è il piano riscaldato segmentato, composto da 16 piastrelle indipendenti di 9x9 cm ciascuna. Questo design intelligente consente di riscaldare selettivamente solo le aree effettivamente utilizzate per la stampa, riducendo il consumo energetico fino al 40% per progetti di piccole dimensioni. Il piano può raggiungere i 110°C, temperatura sufficiente per la stampa di materiali tecnici come ABS o ASA. La superficie di stampa è costituita da un foglio in acciaio a molla con rivestimento PEI, facilmente rimovibile grazie al sistema magnetico, e disponibile in diverse finiture per ottimizzare l'adesione di materiali specifici.

Il movimento sui tre assi è gestito da guide lineari di precisione industriale, mentre i motori passo-passo beneficiano della tecnologia Phase Stepping, che analizza in tempo reale la risposta dei motori per ridurre le vibrazioni e il rumore operativo. Questa tecnologia, combinata con algoritmi avanzati come Input Shaper e Pressure Advance, consente alla XL di mantenere un'elevata qualità di stampa anche a velocità sostenute (fino a 500 mm/s di velocità massima teorica, anche se le velocità di stampa effettive per mantenere la qualità si attestano tipicamente sui 100-150 mm/s).

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L'elettronica della Prusa XL è basata su una scheda proprietaria Buddy 2.0 con processore ARM a 32 bit, significativamente più potente rispetto alle generazioni precedenti, necessaria per gestire il complesso sistema multi-testina e le funzionalità avanzate. L'interfaccia utente è composta da un display LCD touchscreen a colori da 3,5 pollici, affiancato dalla caratteristica manopola rotante Prusa per una navigazione intuitiva dei menu.

Per quanto riguarda la connettività, la XL offre un mix completo di possibilità: porta Ethernet, modulo Wi-Fi con antenna esterna per una connessione stabile, e porte USB per il collegamento diretto di dispositivi di archiviazione. La stampante è pienamente compatibile con la piattaforma Prusa Connect, che permette il monitoraggio remoto e il controllo della stampante via browser o app mobile.

Il filamento utilizzato è del diametro standard di 1,75 mm, con ugelli intercambiabili (0,4 mm di serie, ma sono disponibili diametri da 0,25 mm a 0,8 mm). Ogni percorso di alimentazione è dotato di sensori di fine filamento e la stampante supporta una vasta gamma di materiali: dai comuni PLA, PETG e TPU, fino ai tecnici PC, ASA, PA e compositi con fibre.

Esperienza d'uso

L'esperienza con la Prusa XL inizia con un processo di configurazione semi-assistito che richiede attenzione e tempo. A differenza dei modelli più economici che arrivano completamente assemblati, la XL viene consegnata con le testine di stampa da installare separatamente. Questa scelta è comprensibile considerando il peso e le dimensioni della macchina, ma significa che l'utente deve dedicare almeno un paio d'ore all'installazione e alla configurazione iniziale. Fortunatamente, la documentazione fornita è eccellente, con istruzioni dettagliate e illustrate che guidano passo dopo passo attraverso l'intero processo.

Una volta completata la configurazione, la stampante esegue automaticamente una serie di calibrazioni. Qui emerge uno dei punti di forza della XL: il sistema di livellamento automatico del piano con sensore a cella di carico. A differenza dei sensori induttivi o capacitivi presenti su molte stampanti, che possono essere influenzati da fattori ambientali, il sensore a cella di carico misura direttamente la pressione esercitata dall'ugello sul piano, garantendo una precisione eccezionale nel primo strato, fondamentale per il successo di qualsiasi stampa 3D.

Nell'utilizzo quotidiano, la Prusa XL si distingue per silenziosità e affidabilità. La tecnologia Phase Stepping, combinata con la struttura robusta, mantiene il livello di rumore operativo sotto i 45 dB, rendendo possibile tenere la stampante in un ambiente di lavoro senza creare disturbo. L'interfaccia utente è intuitiva e reattiva, con menu ben organizzati che rendono accessibili tutte le funzioni senza inutili complessità.

Per quanto riguarda le prestazioni di stampa, la XL dimostra una notevole versatilità. Con materiali standard come PLA e PETG, è possibile ottenere risultati eccellenti anche a velocità relativamente elevate (80-100 mm/s). I dettagli fini sono riprodotti con precisione e la qualità superficiale è ottima, con stratificazioni uniformi e minime imperfezioni visibili. Nei test con materiali più tecnici come ABS o PC, il piano riscaldato segmentato dimostra la sua efficacia nel prevenire il warping, mentre la camera chiusa opzionale diventa essenziale per materiali particolarmente sensibili alle variazioni di temperatura.

La vera magia della XL si manifesta però nella stampa multi-materiale. A differenza dei sistemi a singolo estrusore con cambio filamento, che comportano sempre uno spreco di materiale e tempi morti significativi, il sistema di cambio utensili della XL permette di passare da un materiale all'altro in meno di 10 secondi, senza contaminazioni o sprechi. Questo si traduce in stampe multi-materiale più rapide e economiche. Ad esempio, un modello architettonico complesso con parti strutturali in PETG e dettagli in PLA che richiederebbe 14 ore su una stampante con MMU, può essere completato in circa 11 ore sulla XL, con una qualità superiore grazie all'assenza di stringing durante i cambi di materiale.

Un altro scenario in cui la XL eccelle è la produzione di prototipi funzionali che combinano materiali rigidi e flessibili. Ad esempio, un controller con corpo rigido in PETG e pulsanti in TPU flessibile viene realizzato in un unico processo, eliminando la necessità di assemblaggio post-stampa. Questa capacità apre possibilità creative e funzionali precedentemente inaccessibili con stampanti consumer.

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Non mancano tuttavia alcune criticità nell'esperienza d'uso quotidiana. Il tempo di riscaldamento iniziale può essere considerevole, soprattutto per stampe che utilizzano l'intero volume del piano. Il sistema richiede una fase di "assorbimento termico" che può durare 8-12 minuti prima di iniziare la deposizione effettiva, durante la quale la stampante monitora la stabilizzazione termica del piano segmentato. Questo è un compromesso accettabile per la precisione ottenuta, ma può risultare frustrante in scenari che richiedono avvii frequenti.

Un altro aspetto da considerare è la gestione del filamento. Sebbene ogni percorso di alimentazione sia dotato di sensori di fine filamento, la sostituzione delle bobine durante una stampa multi-materiale lunga richiede attenzione per evitare interferenze con il processo in corso. Il sistema non dispone di un cambio automatico delle bobine come alcune soluzioni concorrenti di fascia alta.

Per quanto riguarda la manutenzione ordinaria, la XL richiede interventi relativamente semplici ma regolari: lubrificazione mensile delle guide lineari, pulizia degli ugelli e occasionale tensionamento delle cinghie. La complessità aumenta con il numero di testine installate, rendendo la manutenzione della configurazione completa a cinque testine più impegnativa rispetto ai modelli Prusa più semplici.

In termini di velocità pura, è importante notare che la XL non è stata progettata per competere con stampanti "speed-oriented" come la Bambu Lab X1 Carbon. Con configurazioni ottimizzate, quest'ultima può completare alcuni modelli test fino al 15% più rapidamente, ma spesso a scapito della qualità superficiale e della precisione dimensionale. La XL privilegia l'affidabilità e la precisione rispetto alla velocità estrema, una scelta comprensibile per una macchina destinata a uso professionale.

Verdetto

Tra i punti di forza della Prusa XL c'è senza dubbio la capacità multi-materiale senza compromessi. Il sistema di cambio utensili elimina i problemi di stringing, contaminazione e spreco di materiale tipici dei sistemi a singolo estrusore con cambio filamento. La precisione dimensionale certificata di 0.2 mm su tutto il volume di stampa è impressionante considerando le dimensioni generose dell'area di lavoro. Il piano riscaldato segmentato non è solo un'innovazione energetica, ma migliora concretamente i risultati di stampa riducendo le deformazioni termiche. L'interfaccia utente intuitiva e le opzioni di connettività complete rendono la stampante accessibile nonostante la sua complessità intrinseca.

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Tra i punti deboli c'è ovviamente il prezzo elevato che rappresenta la barriera d'ingresso più significativa, posizionando la XL fuori dalla portata degli hobbisti e delle piccole realtà. Le dimensioni imponenti richiedono uno spazio dedicato considerevole. I tempi di riscaldamento prolungati per stampe di grandi dimensioni possono risultare limitanti in scenari di produzione rapida. L'acquisto separato dell'enclosure, quasi essenziale per materiali tecnici, aggiunge un costo significativo all'investimento iniziale. Infine, la velocità di stampa, pur essendo buona, non raggiunge i livelli delle stampanti ottimizzate specificamente per la performance pura.

A chi è consigliata la Prusa XL? Studi di design e progettazione che producono regolarmente prototipi funzionali multi-materiale troveranno nella XL uno strumento indispensabile. Dipartimenti R&D che necessitano di stampare componenti di grandi dimensioni con materiali tecnici beneficeranno dell'ampio volume e della precisione costante. Service di stampa 3D che offrono servizi multi-materiale potranno ottimizzare i tempi di produzione ed eliminare gli sprechi. Istituti educativi avanzati che formano professionisti su tecnologie all'avanguardia avranno nella XL una piattaforma completa per esplorare le possibilità della stampa 3D professionale.

Chi dovrebbe invece guardare altrove? Hobbisti e maker occasionali troveranno difficile giustificare l'investimento, e potrebbero essere meglio serviti dalla Prusa MK4S o la Prusa Core One, eventualmente con l'aggiunta del modulo MMU3 per esigenze multi-materiale saltuarie. 

Assegniamo a questo prodotto il nostro Award: la Prusa XL rimane un must per chi cerca un sistema di stampa multifilamento veloce, preciso e con pochi sprechi.

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