La soluzione di AMD

Abbiamo riscontrato differenze prestazionali tra le schede video Radeon R9 290X inviate da AMD per le recensioni e quelle disponibili nei negozi prima del debutto della R9 290. Dopo ulteriori test abbiamo spiegazioni e risposte a questo problema.

Avatar di Tom's Hardware

a cura di Tom's Hardware

La soluzione di AMD

Dopo la recensione della R9 290 AMD ha distribuito la seguente nota stampa: "Un sito ha segnalato casi unici di schede Radeon R9 290X acquistate in negozio che hanno esibito un livello insolito di variabilità nelle prestazioni rispetto ai sample per la stampa che sono stati distribuiti da AMD. Stiamo lavorando per assicurarci le schede in questione per svolgere ulteriori analisi. Le schede acquistate da altri mezzi d'informazione, per quanto ne sappiamo, non hanno evidenziato caratteristiche simili. Nel frattempo, abbiamo individuato le aree in cui la variabilità può essere ridotta al minimo e stiamo lavorando su un aggiornamento del driver che ridurrà al minimo questo comportamento. Forniremo l'aggiornamento a breve".

La spiegazione ufficiale per i numeri che abbiamo riportato nelle nostre recensioni della R9 290X e della GTX 780 Ti è che la R9 290X usa la modulazione di larghezza di impulso (o PWM, pulse-width modulation) per controllare la velocità della ventola. La ventola usata, presumibilmente, ha un margine di +/- 300 RPM. Quindi, il 40% non porta ad avere la stessa frequenza di rotazione della ventola su ogni scheda. AMD ci ha confidato che non si aspettava una variabilità così marcata come quella che abbiamo rilevato. I rappresentanti dell'azienda dicono che la R9 290X dovrebbe lavorare a 2200 RPM - anche se non abbiamo prove di 290X che operano a 2200 RPM/40%.

Nel nostro laboratorio negli Stati Uniti, situato a Bakersfield in California, durante il giorno fa abbastanza caldo e per questo cerchiamo di mantenere la temperatura il più costante possibile. Durante lo svolgimento di queste prove abbiamo mantenuto la temperatura ambiente tra 25,5 e 26,5 °C. Una mattina la temperatura era scesa a 23,3 °C - all'incirca - prima di avviare una sessione di test. A quella temperatura, la Sapphire R9 290X si è comportata bene quasi come la scheda inviata da AMD testata alla temperatura tra 25,5 e 26,5 °C. La soluzione di raffreddamento standard opera molto vicina al proprio limite, rendendo la R9 290X davvero sensibile ai cambiamenti di temperatura ambiente. È solo una delle cose che dovete considerare quando acquistate una scheda con un range operativo elevato.

È chiaro che il problema si risolverà definitivamente con una sistema di raffreddamento più efficace, di quelli che sicuramente i partner di AMD hanno nel cassetto. Tutto quello che abbiamo scritto è servito per descrivere quanto abbiamo visto sino a oggi, ma nei giorni scorsi AMD ha distribuito un nuovo driver.

"Abbiamo identificato l'esistenza di variabilità nelle velocità della ventola sulle schede della serie R9 290. Questa variabilità si traduce in una differente capacità di raffreddamento. La flessibilità della tecnologia PowerTune ci permette di correggere questa variabilità con un driver. I corretti valori in RPM sono 2200 per la R9 290X in modalità Quiet e 2650 RPM per la R9 290. Sono verificabili con GPU-Z".

In poche parole questo significa che le ventole delle schede inviate alla stampa e quelle nei negozi sono state alterate via software per operare alla medesima velocità rotazionale sotto carico. Sarebbe stata una bella cosa se AMD avesse standardizzato le velocità a quelle delle schede inviate alla stampa, dato che è il prodotto che abbiamo recensito e premiato. L'azienda ha scelto però di usare questa "opportunità" per aggiungere 150 RPM di velocità ulteriore alla ventola della R9 R290X, presumibilmente per sostenere frequenze più elevate maggiormente a lungo e migliorare le prestazioni. L'effetto collaterale è un consumo più elevato e una rumorosità superiore. Installiamo quindi i Catalyst 13.11 Beta 9.2 e vediamo cosa succede:

A eccezione del sample per la stampa che sale di 60 RPM senza una ragione chiara, il nuovo driver di AMD ha successo nel portare la ventola di tutte e tre le schede a circa 2200 RPM. Dato che le rilevazioni di rumorosità sono state effettuate con apparecchiatura differente dai colleghi tedeschi, per questi test svolti negli Stati Uniti non abbiamo potuto inserire un confronto della rumorosità. La scheda video però è notevolmente più rumorosa rispetto ai 2050 RPM.

Le frequenze sono più elevate, per via della migliore capacità di raffreddamento. Il sample inviato da AMD tocca una media di 944 MHz, rispetto ai precedenti 917 MHz. La soluzione di Asus si attesta a 863 MHz. Allo stesso tempo la scheda di Sapphire sale a 906 MHz.

Tutto questo migliora il frame rate. La variabilità dell'11% vista in precedenza scende al 6% e questa è una buona notizia. Ricordate che abbiamo ancora a che fare con lo stesso dissipatore di riferimento anche se... è sempre più rumoroso. La velocità della ventola in percentuale sale fino al 46% nel caso della scheda Asus, trasformando la modalità Quiet in uno stato "non proprio tranquillo".

AMD fondamentalmente ha fatto due cose. La prima è quella di risolvere il problema e ridurre la variabilità tra le schede Radeon R9 290X. Allo stesso tempo, ha aumentato le frequenze medie di lavoro di tutte le schede facendo girare la ventola più rapidamente rispetto al passato. Il nostro benchmark con Battlefield 4 illustra bene la situazione. Di default 190 MHz separavano le frequenze medie della GPU tra le schede più veloci e lente in nostro possesso. Dopo il nuovo driver quel dato scende a 81 MHz.