Gli avversari: due schede Dual-Tahiti e la GeForce GTX 690
HIS Radeon HD 7970 X2
La HIS Radeon HD 7970 X2 non è mai arrivata sul mercato, ma il prodotto in sé esiste, come potete vedere. Adotta un design a tre slot per raffreddare le due GPU Tahiti. L'aspetto più evidente però sono le due ventole da 9,5 centimetri poste sopra i due processori grafici.
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HIS ha deciso di separare l'alimentazione di ogni GPU, arrivando al punto di posizionare le fasi in due punti differenti del PCB. La soluzione di PowerColor usa invece una circuiteria condivisa sulla Devil13. In entrambi i casi, il numero totale di fasi è lo stesso: sei per ogni GPU e due per ogni "insieme" di 3 GB di memoria GDDR5.
HIS ha aggiunto un tocco tutto suo al progetto del sistema di raffreddamento. La HD 7970 X2 non usa un grande radiatore come la concorrenza, piuttosto adotta due heatsink separati, ognuno collegato a una GPU che perciò può essere raffreddata in modo indipendente. Entrambe le GPU sono collegate tra loro tramite il chip Lucidlogix LT22102, che sfortunatamente è limitato a velocità di signaling PCI Express 2.0.
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PowerColor Devil13 Radeon HD 7990
PowerColor è stata la prima ad arrivare sul mercato con l'AX7990 6GBD5-A2DHJ Devil13. Da allora l'azienda madre di PowerColor, TUL Corporation, ha presentato una scheda simile ma con frequenze leggermente inferiori.
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Come la Radeon HD 7970 X2 di HIS, PowerColor ha progettato la Devil13 da zero. Si tratta anche in questo caso di una scheda che occupa tre slot, ma si differenzia per l'uso di tre ventole. Quella centrale ha un diametro di 75 millimetri, mentre le altre due sono da 90 mm. Anche in questo caso abbiamo tre connettori di alimentazione ausiliari. La scheda vanta memorie di Hynix e può essere overcloccata manualmente a oltre 1500 MHz, anche se di base Powercolor l'ha impostata a 1375 MHz. Un chip PLX PEX 8747 PCIe 3.0 connette due GPU con 16 linee ciascuna.
EVGA GeForce GTX 690
EVGA offre una sola versione della GeForce GTX 690. Si tratta del progetto di riferimento di Nvidia, così buono che non offre molto spazio a miglioramenti. La scheda non è enorme come le soluzioni che vi abbiamo mostrato, e pesa 1,04 chilogrammi. Persino dopo l'uscita della GTX Titan, questa scheda dual-GPU rimane la portabandiera dell'offerta Nvidia.
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Come noto, la GeForce GTX 690 è basata su due GPU GK104. Insieme, offrono 3072 CUDA core - 1536 per chip. il numero di unità texture e ROPs è sempre quello, rispettivamente 128 e 32 per GPU. Invece del vecchio bridge NF200 PCIe 2.0, Nvidia ha deciso di usare un PLX PEX 8747 per connettere le proprie GPU, consentendo quindi una comunicazione PCIe 3.0 a latenze molto basse. Ogni GPU ha accesso ai propri 2 GB di memoria GDDR5, collegati su un bus a 256 bit. Il bandwidth è lo stesso della GTX 680, cioè 192 GB/s.
La GTX 690 non è completamente uguale a due GTX 680 in SLI. La frequenze dei core di questa scheda sono inferiori rispetto alla GPU della GTX 680 - 915 MHz rispetto ai 1006 MHz. Allo stesso modo, il GPU Boost della GTX 690 è leggermente più basso - 1019 contro 1058 MHz. Due connettori di alimentazione ausiliari dovrebbero offrire abbastanza energia a questa scheda. Aggiungendo i 75 watt dello slot PCIe, la GTX 690 ha a disposizione fino a 375 watt. La GTX 590, la scheda dual-GPU che ha preceduto la GTX 680, usava persino più energia.