Recensione Asus ROG Ares II: dual-GPU Tahiti contro tutti

Recensione - Test della ROG Ares II, la super-scheda di Asus basata su due chip Tahiti posizionati su un unico PCB. Caratterizzata da un raffreddamento ibrido e frequenze superiori a quelle standard, vediamo come si comporta rispetto alla GTX 690 e ad altre soluzioni simili.

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a cura di Igor Wallossek

Introduzione

Con la Ares II Asus ha progettato una scheda video per dominare il settore grafico. Il prodotto finale è chiaramente più rappresentativo che altro, dato che costa oltre 1300 euro ed è disponibile in tutto il mondo in mille unità. È sempre interessante però dare uno sguardo a prodotti di questo tipo.

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Fortunatamente la Ares II non è l'unica della sua categoria, e infatti nel nostro laboratorio abbiamo avuto in passato una HIS Radeon HD 7970 X2 e una PowerColor Devil13 HD7990. Tutte queste schede si basano su due GPU Tahiti, ma la soluzione di Asus si distingue per il tipo di raffreddamento "ibrido", accompagnato da una frequenza di 50 MHz maggiore sul core rispetto alle altre proposte.

Abbiamo così deciso di metterle a confronto con l'unica soluzione dual-GPU di Nvidia attualmente in commercio, la GeForce GTX 690, e altre schede a singola GPU. Dato che le due altre due schede sono passate in laboratorio tempo fa e abbiamo dei benchmark realizzati con driver precedenti, abbiamo testato la Ares II con gli stessi Catalyst per mantenere il confronto leale.

Specifiche tecniche
  Asus Ares II HIS Radeon HD 7970 X2 PowerColor AX7990 6GBD5-A2DHJ Devil13 EVGA GeForce GTX 690
Unità Shader 2 x 2048 2 x 1536
Frequenza GPU 1100 MHz 1050 MHz 925 / 1000 MHz (BIOS) 915 MHz + GPU Boost
ROP 2 x 32 2 x 32
GPU 2 x Tahiti 2 x GK104
Transistor 2 x 4,31 miliardi 2 x 3,5 miliardi
Quantità Memoria 2 x 3 GB 2 x 2 GB
Bus Memoria 2 x 384-bit 2 x 256-bit
Frequenza Memoria 1650 MHz 1500 MHz 1375 MHz 1502 MHz

Sulla carta la Asus Ares II dovrebbe spiccare. La soluzione di HIS ha una frequenza di 50 MHz maggiore sulla GPU rispetto alla PowerColor Devil13. Per quest'ultima ci riferiamo alla configurazione "overcloccata", che si "ottiene" mediante lo spostamento di un selettore che cambia il BIOS (la scheda ha il dual-BIOS, ovviamente). A parlare comunque saranno i benchmark, così come altri parametri tra cui rientrano certamente rumorosità, temperature e consumi.