Specifiche tecniche, prestazioni e autonomia

La nostra recensione del nuovo Apple MacBook Pro da 13,3". Scopriamo come si comporta nella prova d'uso e quali sono le principali novità. Vale tutti i soldi che costa?

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Esistono due versioni di MacBook Pro da 13.3 " con Touch Bar, che differiscono per alcune specifiche tecniche. Il processore è per entrambe le versioni un Intel Core i5 da 2.9 GHz (3.3 GHz in Turbo Boost), così come la memoria RAM pari a 8 GB e grafica Intel Iris 550. La differenza è l'SSD PCIe in dotazione, da 256 GB su un modello e da 512 GB sull'altro. Selezionare l'uno o l'altro modello vi offre solo accesso a un SSD più capiente, cioè se avete bisogno di un disco da 1 TB dovrete scegliere il modello base da 512 GB, per poi selezionare l'opzione correlata. In entrambi i casi è invece possibile selezionare un processore più potente, a scelta tra un i5 più veloce, o un i7.

macbookpro 19

Il processore è un Intel di sesta generazione, cioè Skylake, abbinato a memoria DDR3 a basso consumo (non DDR4).

È anche possibile selezionare un nuovo MacBook Pro senza Touch Bar, che per il resto è identico a quello di cui vi abbiamo parlato fino ad ora, ma ha solo due porte USB-C e hardware meno potente.

Vi proponiamo qui di seguito alcuni test condotti dai nostri colleghi di LaptopMag. Non abbiamo speso tempo per fare ulteriori test, purtroppo il tempo a disposizione era molto limitato.

Battery
Dirt3
Geekbench
Hard Drive speed
Jetstream
Spreadshit
WebGL

Per quanto riguarda l'autonomia abbiamo fatto un test reale sul campo. In pratica lo abbiamo usato per i dieci giorni sempre con la batteria, effettuando praticamente tutti i tipi di attività. Scrittura di testi, creazione di presentazione, un sacco di mail, Spotify, navigazione web, YouTube, montaggio video con Final Cut e fotoritocco con Photoshop. Ovviamente il carico non poteva essere sempre lo stesso, cambiava da giorno in giorno. Dopo tutte queste prove ci siamo fatti una buona idea: con elevata produttività ma senza applicazioni estremamente CPU-intensive, che nel nostro caso significa il rendering video, l'autonomia media è stata di circa otto o nove ore. Significa che potrete uscire tutta la giornata lasciando il caricabatterie in ufficio.

In situazioni in cui abbiamo invece montato e renderizzato alcuni video, la situazione peggiora, ma dipende da quanti video vorrete montare. Lavorando circa un'oretta su Final Cut, l'autonomia cala di circa un'oretta, portando il risultato tra le sette e le otto ore giornaliere.