Conclusioni

Per diverso tempo abbiamo scritto di quanto fossero incredibili i prodotti NVMe, lamentandoci allo stesso tempo dei costi. La famiglia 600p è la risposta di Intel agli appassionati che si lamentano dei prezzi. Il prodotto s'inserisce bene nell'offerta di Intel, tra la serie 7 e la serie 5. A differenza di questi prodotti la nuova serie 6 è un compromesso, che sembra affrancarsi dalla reputazione di alte prestazioni delle soluzioni NVMe.

Se l'azienda avesse confermato il rating di 72 TBW per tutti gli SSD 600p ci sarebbe stato da discutere, ma l'azienda ha rivisto i valori. La durata della memoria NAND Flash è diventato un problema di cui preoccuparsi con gli SSD TLC. Questo tipo di memoria richiede algoritmi di correzione degli errori che lavorano sia in hardware che in software per preservare i dati. A ogni modo è un aspetto che può interessarvi o meno a seconda di quante scritture fate al giorno.

Le prestazioni degli Intel 600p sono leggermente superiori ai prodotti SATA premium come le serie Samsung 850 e SanDisk Extreme Pro. Non dovremmo confrontare il 600p con la prima generazione di soluzioni NVMe, non appartengono allo stesso campo di gioco. Gli SSD come la serie 7 di Intel e il Samsung 950 Pro sono superiori in tutto, ma costano anche molto di più.

Per la maggior parte degli utenti gli Intel 600p sono un buon modo per avere prestazioni leggermente superiori al SATA con carichi reali a un prezzo basso. Esaminando i risultati dei test siamo passati dal non amare questo prodotto ad accettarlo. Non è l'SSD che gli appassionati e i power user cercheranno ma rappresenta senz'altro un buon prodotto per la massa. Intel è la prima ad arrivare sul mercato con un SSD NVMe entry-level, ma nelle prossime settimane vedremo più prodotti aggiungersi al gruppo.

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