Caratteristiche hardware

Abbiamo provato la famiglia di SSD 850 EVO di Samsung, basata sulla memoria 3D V-NAND di tipo TLC. Con cinque anni di garanzia le nuove proposte riusciranno a migliorare l'ottima offerta rappresentata dai predecessori SSD 840 EVO?

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a cura di Tom's Hardware

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Con questa serie di prodotti Samsung offre quattro modelli da 2,5" differenti per capacità: 120 GB, 250 GB e 500 GB e 1 TB, che come detto si basano su memoria 3D V-NAND. Al debutto gli SSD 840 vennero criticati perché la memoria NAND TLC era percepita come più lenta e meno durevole, ossia in grado di sopportare meno scritture nel tempo.

Con gli SSD 840 EVO e la tecnologia Turbo Write Samsung ha compiuto un significativo passo avanti per quanto concerne le prestazioni in scrittura e la resistenza nel tempo. Unite alla caratteristiche intrinseche degli SSD - che non essendo meccanici sono meno inclini a guasti e rotture da impatto - questi prodotti hanno trovato ampio spazio nei computer da casa e ufficio. A giovare sul tasso di fiducia dei consumatori la garanzia di tre anni.

Con le nuove soluzioni 3D V-NAND Samsung offre cinque anni di garanzia, segno di una confidenza ancora maggiore. La memoria 3D V-NAND al centro di questa serie è composta da 32 layer contro i 24 dei chip sulle soluzioni server Samsung SSD 845DC Pro: Samsung ha dichiarato che 64 o persino 100 layer non rappresentano, almeno tecnicamente, un problema.

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Al centro dello sviluppo di queste memorie troviamo la tecnologia 3D Charge Trap Flash (CTF). Sviluppata inizialmente nel 2006, nelle memorie NAND Flash basate su CTF la carica elettrica è temporaneamente collocata in una camera "di mantenimento" (holding chamber) dello strato non conduttivo della memoria flash che è composto da nitruro di silicio (SiN) piuttosto che usare un floating gate per impedire interferenza tra celle adiacenti. Rendendo questo strato CTF tridimensionale, l'affidabilità e la velocità della memoria NAND migliorano.

Secondo Samsung la nuova 3D V-NAND mostrano non solo un'affidabilità migliore tra 2 e 10 volte, ma anche il doppio delle prestazioni in scrittura rispetto alle memorie NAND Flash floating gate convenzionali.

La gamma SSD 850 EVO arriverà anche in versione mSATA e M.2, ossia comunicherà con il sistema tramite quattro linee PCI Express 2.0. Questo permetterà il trasferimento di dati ben oltre 1000 MB/s.

Il controller del modello da 1 TB è noto: il Samsung MEX già adottato nella gamma SSD 840 EVO. I modelli da 120, 250 e 500 GB integrano invece un controller controller MGX simile al MEX (3 core ARM, 400 MHz), ma consuma fino al 50 percento di energia in meno.

La novità è l'introduzione della funzione Device Sleep (DEVSLP o DevSleep) su tutti i modelli. DevSlp permette ai dispositivi di entrare in una modalità a basso consumo, detta appunto "device sleep" sulla base di un segnale appropriato. In questa modalità l'SSD usa molta energia in meno rispetto al tradizionale stato idle.

Questo perché mentre nelle tradizionali modalità a basso consumo il collegamento SATA deve rimanere attivo per consentire al dispositivo di ricevere il comando di "sveglia" (wake up). Con DevSlp, i pin 3,3 volt raramente usati del connettore SATA sono usati per il segnale, piuttosto che fornire 3,3 V. Questo segnale può svegliare il disco e permetterà al collegamento sATA di ridurre ulteriormente il consumo.

Sfortunatamente non ci sono versioni da 2 TB dell'SSD 850 EVO. Samsung afferma che le proposte da 1 TB sono acquistate da poche persone, quindi per ora non c'è mercato. Tecnicamente, secondo Samsung, non ci sarebbero difficoltà a creare anche soluzioni da 4 TB.

Software

Non si tratta di una caratteristica nuova: Turbo Write mette a disposizione una piccola parte della capacità, facendo sì che agisca come una memoria SLC (singolo bit per cella) permettendo scritture molto più rapide. Questo "buffer" non può raggiungere l'intera capacità del disco.

Anche con questa serie ritroviamo la modalità RAPID su Windows e lo strumento di gestione Magician, che è richiesto per RAPID e aggiornare il firmware. RAPID, acronimo di Real-Time Accelerated Processing of I/O Data, usa della memoria di sistema per mettere in cache dati "caldi", cioè usati di frequente.

Samsung ha dotato gli SSD 850 EVO di capacità di codifica AES 256-bit, conforme agli standard TCG Opal 2.0 e IEEE 1667, rispettando i requisiti di eDrive di Microsoft.