Sapphire X700Pro - Toxic

Nel corso del 2005 assisteremo a un passaggio graduale dallo standard AGP al nuovo PCI Express. Abbiamo provato cinque schede video PCI Express, basate sulle GPU ATi X600, X700 e NVIDIA GeForce 6600 GT.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Sapphire X700 Pro Toxic

All'ultimo momento si è aggiunta alla schiera dei partecipanti di questa recensione un modello speciale di Sapphire, appartenente alla serie "Toxic".

La differenza principale, e sicuramente la più vistosa, riguarda il sistema di raffreddamento. In generale, tutte le schede che abbiamo visto finora non si possono definire rumorose, assicurando tutte un livello di confort acustico acettabile; solo la scheda di Sparkle si fa sentire più delle altre, ma non fino a diventare fastidiosa. Tuttavia, se la Sapphire X700 Pro Hybrid è silenziosa, la Toxic è letteralmente muta.

Il sistema di raffreddamento adottato non ha nulla a che vedere con quello di riferimento ATi; la GPU è dissipata da una placca in rame dotata di molteplici alette in alluminio, raffreddate da una ventola da 80mm. Il layout è a doppio slot e un tunnel in plastica si occupa di espellere il flusso d'aria creato dalla ventola dalla parte posteriore del case.

Il sistema di raffreddamneto è molto simile a quello della Tedesca Mad-Moxx; ricordiamo infatti che quest'ultima crea i suoi prodotti partendo da schede Sapphire.

I dissipatori delle memorie, come le connessioni posteriore, sono le stesse del modello Hybrid.

In questo caso si potrebbero però riscontrare problemi di montaggio, a causa delle dimensioni generose del sistema di raffreddamento. La scheda raggiunge la lunghezza di 22 cm, per uno spessore pari a quattro centimetri. Ovviamente gli slot adiacenti a quello PCI Express x16 saranno inutilizzabili, ma il problema principale potrebbe derivare dai componenti installati nelle vicinanze della parte anteriore della scheda.

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