Scrivere, parlare, leggere, ascoltare

Auralog propone il suo software didattico, Tell me more, in quattro diverse versioni, a seconda del livello di conoscenza. Si aggiunge anche una serie dedicata a bambini e adolescenti. Basterà un ottima programmazione per produrre un software educativo finalmente efficace? THG ha provato il livello base, sia per adulti che per ragazzi.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Scrivere, parlare, leggere, ascoltare

Sviluppare le conoscenze linguistiche, secondo i metodi in uso oggi, significa lavorare su quattro campi, definiti "quattro destrezze". Quest'ottica si è diffusa grazie alla diffusione del "metodo comunicativo", usato in tutte le scuole di lingue e in crescita nelle università. Sull'efficacia dell'approccio comunicativo si è discusso e si discuterà a lungo: l'idea di base è che l'alunno parli, anche da subito, e che si evitino lunghi studi di grammatica e di lessico, privi di risultati immediati. Il successo presso gli studenti è rilevante, e la maggior parte dei professori sono entusiasti. E' pur vero che alcuni esperti sostengono, con tono molto accademico, che "se devono parlare per dire stupidaggini, meglio che tacciano". Su questo delicato argomento lasciamo a voi ogni giudizio.

Ironia a parte, Tell Me More prende sul serio le quattro destrezze, proponendo esercizio specifici per svilupparle. Si aggiungono attività per aumentare il lessico (il numero di parole conosciute), mentre le spiegazioni grammaticali sono ridotte all'osso, e compaiono esclusivamente su richiesta dell'utente.

Esercitazione fonetica. Riprodurre la perfetta pronunica anglossasone è davvero difficile, e senza dubbio vi servirà un microfono miglore di quello fornito nella confezione.

A proposito del perfezionismo, vorremo sottolineare che uno scozzese, un sudafricano o un nativo di Honk Kong, nei casi di famiglie anglofone, potrebbero non superare questo test. Sinceramente ci sembra eccessivo. Solo a Londra è possibile rilevare almeno mezzo migliaio di varianti diverse, sulla base di numerosi criteri. Ed è da almeno trent'anni che i linguisti hanno rinunciato a dire cosa è detto "bene" e cosa "male", ammettendo che si tratta di una classificazione sociologica, forse classista, ma certamente che ha poco a che vedere con la linguistica e con la grammatica.

Un piccolo loop video mostra i movimenti degli organi fonatori, spiegati anche da un testo. Siamo ben lontani dal lavoro che farebbe anche il peggiore dei professori.

Dettato. Non basta srivere esattamente quello che si ascolta dalle casse, sono importanti anche la punteggiatura e le maiuscole al punto giusto. Ottimo!

Il cruciverba. Può essere dettato o, come in questo caso, una traduzione. In ogni caso dovrete essere in grado di scrivere vocaboli correttamente. In questo caso la mancanza di un gruppo con cui discutere si fa sentire.