Tecnologia dei dischi flash

Il SSD Memoright, hard disk basato su memoria flash, è in grado di far segnare punteggi prestazionali in assoluto più elevati di qualsiasi altro hard disk in circolazione. La fine degli hard disk meccanici è vicina?

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a cura di Tom's Hardware

Tecnologia dei dischi flash

Ci sono due tipi di memoria Flash: NOR e NAND. Le NOR offrono un bus indirizzi esterno, che può essere gestito direttamente dal controller d'archiviazione esterno. Quindi è possibile eseguire direttamente il codice dall'interno della memoria flash, situazione che rende questa tipologia ottima per firmware e applicazioni simili. Con le memorie NOR, però, non è possibile gestire facilmente i blocchi malfunzionanti.

L'accesso alla memoria NAND è pensato per migliorare la velocità, quindi si può accedere solo in larghi blocchi, organizzati nelle cosiddette "pages", con un numero di connessioni fisiche inferiore, rispetto alla NOR. Le memorie NAND sono spesso dotate di un controller di memoria integrato, che si occupa della gestione dei blocchi non funzionanti e degli algoritmi implementati per preservarne la durata. Questo permette ai produttori di vendere memorie flash NAND anche se non sono completamente funzionanti, incrementando la resa produttiva.

C'è anche un'altra differenza tra i dispositivi basati su memoria flash, legata alla quantità di bit memorizzabili. Le Single-level cell flash (SLC) immagazzinano un solo livello di voltaggio, mentre le multi-level cell flash (MLC) posso immagazzinare almeno due bit. I chip SLC sono più veloci ed efficienti dei chip MLC; tipicamente permettono anche un numero di cicli in scrittura maggiore, ma questo aspetto, in generale, è irrilevante per gli utenti desktop.

I produttori solitamente non forniscono i dati tecnici sul tipo di memoria usato, mentre noi pensiamo che sarebbe un'informazione abbastanza importante, anche se chiaramente non è possibile dedurre le potenzialità di un SSD dalle sole specifiche tecniche. I produttori dovrebbero essere più schietti, quando parlano delle prestazioni dei loro dischi, ma spesso non è così: in assenza di dati certi, abbiamo valutato che un disco flash da 2.5" offre un throughput variabile tra i 25 MB/sec e i 115 MB/sec, una forbice piuttosto ampia.

Molti SSD sono progettati entrare nei formati 2.5" e 1.8": i dispositivi portatili, infatti, rappresentano il campo di maggiore interesse per la diffusione degli SSD, grazie alla loro robustezza e ai bassi consumi energetici. Le capacità ridotte, invece, mal si adattano ai desktop, mentre sono (appena) sufficienti per i notebook. Se volete ugualmente usare un disco flash da 2.5" in ambiente desktop, potrete installarlo facilmente in un alloggio da 3.5": Western Digital ha già adottato quest'approccio con il suo VelociRaptor, che di fatto è un disco da 2.5" e 10000 giri montato in un case da 3.5".

I dischi flash, infine, sono meno suscettibili alle temperature, e sono più robusti, quindi i campi di applicazione sono più ampi. Gli hard disk convenzionali possono operare tra i 5° e i 55°, con poche eccezioni, mentre molte unità flash, invece, possono arrivare fino a 70°, senza contare che molti modelli per uso industriale possono funzionare anche a molti gradi sottozero (fino a -40°), e fino a 85°.