HP Spectre XT: design, materiali e qualità

Recensione - Test del Samsung Serie 5 Ultra e dell'HP Spectre XT, due ultrabook con display da 13,3 pollici che costano poco meno di mille euro. Ecco pregi e difetti di entrambi.

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a cura di Elena Re Garbagnati

HP Spectre XT: design, materiali e qualità

Lo Spectre XT è un prodotto di qualità indiscutibile: lo chassis è interamente realizzato in alluminio anodizzato e non cede in alcun punto sotto alla pressione delle mani. I profili lucidi sono minimi e si integrano bene con la linea, componendo alla fine un prodotto elegante che può essere usato sia da un utente consumer per l'intrattenimento sia da un libero professionista.

HP Spectre XT - Clicca per ingrandire

La verniciatura grigio opaco non trattiene le ditate, e le poche parti lucide sono talmente sottili da non sortire alcun effetto antiestetico. La colorazione, la forma a cuneo e la colorazione argentea combinata con la tastiera nera richiamano a un occhio distratto i prodotti Apple, anche se da vicino i marchi di HP sono ben evidenti soprattutto sul pannello retrostante della base, su cui è stampato per esteso il nome della casa produttrice.

L'ormai immancabile tastiera a isola gode della retroilluminazione, che si regola mediante un sensore di luce ambientale, oppure manualmente con la combinazione di tasti Fn+F5. I tasti neri con scritte bianche sono ben leggibili e hanno una dimensione (16 millimetri) standard e una buona spaziatura (4 millimetri) che consente una digitazione confortevole e spedita anche a chi ha le dita grosse.

Lato destro - Clicca per ingrandire

Lato sinistro - Clicca per ingrandire

Lato frontale - Clicca per ingrandire

Lato posteriore - Clicca per ingrandire

L'unica imperfezione, come segnaliamo sempre nelle recensioni dei prodotti HP, è la soluzione fuori standard adottata per le frecce direzionali, che non sono affatto comode.

Per quanto riguarda il touchpad, si tratta di un modello senza tasti di selezione con la funzione di disattivazione direttamente sul pad: per escluderlo basta un doppio tap nell'angolo in alto a sinistra. L'area di selezione è larga (9,2 millimetri), ma bassa (5,6 millimetri): considerato lo spazio occupato dalla tastiera non c'erano alternative.

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La connettività è ridotta all'indispensabile, come spesso capita negli ultrabook, ma almeno la disposizione delle porte è fatta in modo intelligente. A sinistra ci sono la presa di rete, il connettore HDMI standard e l'unico USB 3.0. A destra invece troviamo un connettore USB 2 con funzione di ricarica delle periferiche a PC spento, la presa jack per microfono e cuffie e il vano per le schede di memoria.

Non ci sono sportelli sul fondo per l'aggiornamento della configurazione: una scelta comune a molti ultrabook.

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