Video generati direttamente dai segnali cerebrali

Nascono i primi video creati da segnali cerebrali "tradotti" da un'intelligenza artificiale, il sistema si chiama Mind-Video.

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a cura di Francesco Daghini

Un gruppo di ricercatori dell'Università nazionale di Singapore e dell'Università di Hong Kong hanno creato un software basato sull'intelligenza artificiale in grado di leggere gli impulsi elettrici del cervello umano e di trasformarli in un video.

Il nuovo modello AI si chiama Mind-Video ed è ancora in attesa di essere sottoposto a una peer review da parte della comunità scientifica: per il momento il modello è stato allenato utilizzando dati disponibili al pubblico come i risultati delle risonanze magnetiche al cervello, e questi dati sono stati dati in pasto ad una versione potenziata del generatore di immagini Stable Diffusion.

I primi risultati sono stati sorprendentemente positivi: i ricercatori hanno mostrato dei video ai partecipanti mentre i sensori si occupavano di leggere i segnali cerebrali, per poi ricreare un nuovo video. In questi casi il modello AI è stato in grado di riprodurre i video con una precisione dell'85%.

"Comprendere le informazioni che sono nascoste all'interno della complessità del cervello umano è davvero difficile, uno dei più grandi puzzle delle neuroscienze. Abbiamo dimostrato che grazie a Mind-Video è possibile risolvere questo puzzle."

Basta una rapida occhiata ai video di comparativa tra quello originale mostrato ai pazienti e quello ricostruito dall'Intelligenza Artificiale per capire che il risultato è sorprendente; certo i video sono ben lontani dall'essere identici, ma la somiglianza è comunque più che evidente. In alcuni casi il risultato è stranamente diverso, come un video di una tartaruga marina che diventa un video di un pesce colorato, ma in assoluto questo primo step si può considerare una grande vittoria.

I ricercatori impegnati in questo studio affermano che la tecnologia potrebbe aiutare a raggiungere svolte importanti nel campo neurologico, anche se purtroppo siamo ancora ben lontani dal giorno in cui basterà indossare un semplice elmetto per creare in un attimo un video che mostri quello che ci passa per la testa. E forse è meglio così.