Il sistema di navigazione italiano Galileo sbarca sulla Luna

L'Agenzia Spaziale Italiana e la NASA hanno stretto una collaborazione storica che, per la prima volta, proverà a sfruttare il posizionamento satellitare Galileo a distanze superiori a 200.000 km.

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a cura di Alessandro Crea

Trovare il percorso migliore per l'orbita lunare e un luogo di allunaggio adatto, è l'obiettivo del ricevitore GNSS NEIL (Navigation Early Investigation on Lunar surface) con tecnologia Software Defined Radio (SDR). La creazione di NEIL, così chiamato in onore di Neil Armstrong, il primo uomo a toccare il suolo lunare, è al centro di un accordo tra l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e la NASA legato alla missione CLPS 19-D (missioni NASA con contributi commerciali e privati di natura sperimentale) con cui l'agenzia spaziale americana ha previsto di atterrare con un lander nel bacino del Mare Crisium nel 2023.

Per la prima volta nella storia, a quasi 400.000 km di distanza, il posizionamento sarà testato con il Global Position System e il sistema satellitare Galileo. È il primo del suo genere: nessuno ha mai provato a calcolare la posizione di un veicolo spaziale utilizzando satelliti di navigazione satellitare oltre i 200.000 km di distanza, limite raggiunto al momento solo dalla NASA. La missione, oltre all'esperimento LuGRE con il ricevitore NEIL, porterà altri 9 esperimenti scientifici e tecnologici sulla Luna. Previsto per la fine del 2023, sarà lanciato da un razzo SpaceX Falcon 9.

I deboli segnali provenienti dai lobi laterali delle antenne satellitari GPS e Galileo (non progettati per essere utilizzati al di fuori della Terra) saranno elaborati con algoritmi specifici, consentendo il posizionamento spazio-temporale, anche se con precisione ridotta, durante il viaggio verso la Luna, in orbita lunare e sulla superficie della Luna stessa.

Si tratta di un esperimento che porterà la tecnologia italiana sulla superficie lunare ed è senza precedenti e di importanza strategica per l'intero Paese. Con la sua innovazione, contribuirà a mantenere la competitività del Paese e della sua filiera spaziale, in contesti internazionali in continua evoluzione ed evidenzia la forte collaborazione tra l'Agenzia Spaziale Italiana e la NASA nel settore della navigazione e nelle principali aree per la futura colonizzazione della luna e successivamente di Marte.