Qual è il futuro del rover Perseverance?

Il prossimo lavoro per il rover della NASA Perseverance sarà quello di perforare rocce marziane e gli scienziati si sono accorti di tracce di inondazioni

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a cura di Imma Antonella Marzovilli

Il prossimo lavoro per il rover della NASA Perseverance sarà quello di perforare alcune rocce marziane e gli scienziati della missione si sono accorti di tracce di antiche inondazioni nel fondale ormai prosciugato, proprio dove il rover è atterrato. La NASA ha condiviso questi e altri aggiornamenti durante una conferenza stampa al Jet Propulsion Laboratory di Pasadena, in California.

Perseverance è atterrato su Marte a febbraio, e la sua missione è iniziata ufficialmente a giugno, a seguito dei controlli operativi sui suoi strumenti e dei voli effettuati dall'elicottero Ingenuity. Il rover ha il compito di esplorare il cratere Jezero di Marte, il sito di un ex lago che gli scienziati della NASA sperano possa contenere prove fossili della vita marziana. Finora, Perseverance ha percorso circa un chilometro, trovando delle rocce sul suo percorso. Queste formazioni fanno luce sulla storia geologica del Pianeta Rosso e alcune di esse sono siti promettenti da indagare per le biofirme, cioè delle prove di vita, che i ricercatori si aspettano possano assomigliare alle stromatoliti racchiuse nell'antica roccia sulla Terra.

Perseverance sarà condotto nelle prossimità di un pericoloso tratto di dune di sabbia su cui il rover potrebbe facilmente rimanere bloccato. Olivier Toupet, il capo del team di navigazione avanzato del rover, ha affermato che un importante miglioramento nel sistema di intelligenza artificiale del rover potrà permettergli di proiettare il senso di marcia ed eventuali ostacoli da superare.

Per tutto il tempo, Perseverance ha condotto dimostrazioni tecnologiche che informeranno le future missioni. Un'altra dimostrazione oltre a Ingenuity è stata MOXIE, in cui Perseverance ha generato una piccola quantità di ossigeno sulla superficie marziana, che ha enormi implicazioni per le ambizioni umane oltre la Terra.

"Questo esperimento sta già prefigurando future missioni in cui vorremmo estrarre ossigeno, che vorremmo usare poi per far respirare gli astronauti umani e persino lanciare veicoli", ha affermato Jennifer Trosper, project manager di Perseverance, durante la conferenza stampa.