Questa memoria portatile da 1 KB costa €1.000, ecco perché

Le schede DNA da 1 KB di Biomemory offrono archiviazione innovativa a €1.000. L'azienda mira a dimostrare la tecnologia, promuovendo durata e capacità del DNA.

Avatar di Valerio Porcu

a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Finalmente è possibile acquistare schede di memoria basate sul DNA, una tecnica di memorizzazione delle informazioni che è in sviluppo da molti anni ormai e che porta con sé grandi promesse. Tuttavia i costi per il momento sono troppo alti per la maggior parte delle persone: si parla infatti di mille euro per una scheda da 1 kilobyte.

Si tratta della memoria sufficiente per salvare qualche riga di testo, niente di più. Ma l'azienda francese Biomemory crede che esista un mercato anche per un prodotto tanto estremo. Secondo il CEO è anche una questione di far vedere che il prodotto esiste ed è pronto. I costi, come sempre, scenderanno con il tempo. Chi fosse interessato può mettersi in lista di attesa

Dentro a queste schede di DNA ce ne deve essere pochissimo, visto che in teoria un solo grammo permette di archiviare migliaia di TB di informazioni. Oltre alla grande capacità, il DNA dura anche molto a lungo ed è quindi una scelta interessante per la protezione dei dati a lungo termine - qualcosa che potrebbe interessare i produttori di NAS e i fornitori di cloud storage. Inoltre la memoria a DNA non usa energia per la sola conservazione, ma questo è vero anche per una classica chiavetta USB. 

Fondata nel 2021, l'obiettivo di Biomemory è quello di sviluppare dispositivi di archiviazione a DNA che potrebbero essere utilizzati al posto dei dischi rigidi nei data center. I data center di oggi sono edifici tentacolari grandi come magazzini, pieni di file su file di rack di server. Ogni e-mail inviata, film trasmesso in streaming, TikTok condiviso o bitcoin scambiato mette al lavoro questi server, che rappresentano circa l'1,5% del consumo mondiale di elettricità.