Un nuovo lancio SpaceX porta rifornimenti alla ISS

Il 29 agosto scorso, il progetto SpaceX ha lanciato il suo ventunesimo razzo di quest'anno, inviando una capsula robotica Dragon a bordo della ISS

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a cura di Marco Valle

Il 29 agosto scorso, il progetto SpaceX ha lanciato verso lo spazio il suo ventunesimo razzo di quest'anno, inviando una capsula robotica Dragon a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Un vettore Falcon 9 a due stadi, è decollato dal Launch Complex 39A al Kennedy Space Center della NASA, dando il via alla ventitresima missione di rifornimento della compagnia al laboratorio orbitante. Il modulo Dragon era carico di oltre due tonnellate di rifornimenti, materiale per esperimenti scientifici e hardware, incluso un nuovo braccio robotico che verrà testato all'interno del Bishop Airlock della Stazione Spaziale.

Dopo appena otto minuti a partire dal decollo, il primo stadio del Falcon 9 è rientrato sulla Terra, atterrando su una delle navi facenti capo al progetto SpaceX nell'Oceano Atlantico, senza grossi problemi di sorta. L'enorme nave, chiamata "A Shortfall of Gravitas", è la più recente di tre navi nella flotta di navi di recupero della compagnia, preposte al recupero dei booster rientratti in atmosfera e da recuperare in vista di un riutilizzo successivo.

Il modulo Dragon dovrebbe arrivare a destinazione sula Stazione Spaziale Internazionale entro il pomeriggi di lunedì 30 agosto. Attraccato alla ISS, attualmente c'è anche un altro modulo facente parte del progetto SpaceX, ovvero il Crew Dragon Endeavour, lanciato lo scorso 23 aprile come trasporto di ben quattro astronauti.

Questo ultimo lancio ha dovuto tenere bene in considerazione le condizioni atmosferiche di partenza. Prevista in origine per il 28 agosto, la missione ha subito un lieve ritardo prima di essere messa in pratica. Per mettendo così però, un lancio perfetto al vettore Falcon 9 e, di riflesso , una buona probabilità di riuscita per l'intera missione.