Apple ha ottenuto un brevetto che mostra l’implementazione all’interno dei futuri iPhone e Apple Watch di sensori in grado di rilevare la presenza di gas nocivi e velenosi, come il monossido di carbonio (CO) considerato un killer silenzioso a causa del suo essere insapore e inodore. L’obiettivo – spiega l’azienda di Cupertino – è segnalare all’utente se si trova in un ambiente pericoloso a casa, a lavoro e in pubblico.
Il brevetto, in questione, mostra un dispositivo di rilevamento in miniatura integrato all’interno di un involucro (smartphone o smartwatch). Potrebbe essere una funzione utile e interessante, ma resta da capire se possa coesistere insieme alla resistenza all’acqua. Potrebbe essere difficile rendere questi sensori impermeabili in quanto richiederebbe un’altra apertura fisica sulla scocca.
Inoltre, questi tipi di rilevatori sono particolarmente voluminosi e prima di essere implementati in dispositivi di dimensioni ridotte dovranno essere ridimensionati. Per questo motivo, ci vorrà probabilmente molto tempo prima che il colosso americano possa integrarli effettivamente nei suoi prodotti. Ma non è di certo nuovo l’interesse che l’azienda ha nei confronti della salute dei suoi utenti.
Qualche giorno fa, il CEO Tim Cook ha affermato che Apple sta continuando a investire in questo campo e che - tra qualche anno - comprenderemo il grande contributo dato dal marchio in ambito sanitario. Al centro di questo lavoro, ci sono tutte le funzionalità integrate già in Apple Watch – in grado per esempio di eseguire una sorta di elettrocardiogramma – e la nuova collaborazione con la società farmaceutica Johnson & Johnson volta a investigare se lo smartwatch possa essere usato per individuare il rischio di ictus.
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