Apple Vision Pro: molte app importanti mancheranno al lancio

A poche settimane dal lancio, alcune grandi aziende hanno scelto di non sviluppare un'app dedicata per l'innovativo headset di Apple.

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a cura di Andrea Maiellano

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Con l'imminente arrivo dell'Apple Vision Pro, il periodo di preordine negli Stati Uniti è iniziato, e il dispositivo sarà disponibile per l'acquisto a partire dal prossimo mese.

In preparazione al lancio, Apple ha aperto l'App Store dedicato al nuovo dispositivo e ha cominciato ad approvare le applicazioni degli sviluppatori. Tuttavia, nonostante le aspettative positive, emergono delle notizie contrastanti.

Gli sviluppatori che hanno presentato le loro app per la revisione, ora stanno ricevendo le classiche notifiche di approvazione da App Store Connect, confermando la disponibilità delle app su visionOS, il sistema operativo del Vision Pro.

Tra le applicazioni confermate al lancio, ci sono servizi di streaming popolari come Disney+, ESPN+, Max, Discovery+, Amazon Prime Video, Paramount+, Peacock, Pluto TV, Tubi, e altri. Disney+, inoltre, confermò il supporto al nuovo visore di Apple sin dal giorno della presentazione, mostrando estrema fiducia nei confronti del nuovo device.

La situazione, però, non è rosea come sembra, in quanto alcune grandi aziende hanno scelto di non sviluppare un'app dedicata per l'innovativo headset di Apple.

Fra queste troviamo innanzitutto YouTube, Spotify e Netflix, le quali hanno deciso di non permettere nemmeno l'utilizzo delle versioni per iPadOS con Vision Pro. Questa scelta ha stupito parecchi utenti, considerando la popolarità e l'importanza di tali piattaforme.

Inoltre, nessuna delle 46 applicazioni più popolari sull'App Store avrà un'applicazione dedicata su Vision Pro, almeno da quanto emerge dal primo report stilato da MacStories.

Nella lista appaiono le applicazioni di Meta, quali Facebook e Instagram, oltre a TikTok, Snapchat, MLB, Temu, e molte altre. Le ragioni dietro questa decisione non sono ancora chiare, e non sono stati forniti dettagli diretti dalle aziende coinvolte, ma si può facilmente presumere che si tratti di pura competizione (come nel caso di Meta che da anni ha un visore in commercio), di accordi fatti con altre aziende o di una protesta nei confronti delle politiche di Apple (Spotify sono anni che si scaglia contro la gestione dei pagamenti dellAppStore).

Mentre molte app saranno, comunque, disponibili fin dal lancio dell'headset, è evidente che la mancanza di alcune delle applicazioni più popolari potrebbe influenzare l'esperienza complessiva degli utenti del Vision Pro, rendendolo meno appetibile per fruire di quell'esperienza tanto decantata da Apple.

Resta da vedere se queste assenze influenzeranno realmente il successo del dispositivo nel lungo periodo e, soprattutto, se queste aziende supporteranno in futuro Vision Pro, magari non appena verranno rilasciati i primi dati di vendita del nuovo device.

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