Il gruppo ottico

Arrivato in Italia quasi un anno dopo la presentazione ufficiale nel gennaio 2015, questo smartphone Intel Inside punta le sue carte migliori sulla qualità dell'immagine, grazie ad una fotocamera con zoom ottico 3x alloggiata in uno shell spesso solo 12 mm. Un vero record, reso possibile da una tecnologia costruttiva all'avanguardia.

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a cura di Tom's Hardware

Il gruppo ottico

Il cuore dello ZenFone Zoom è, come già detto, rappresentato dalla fotocamera in grado di assicurare prestazioni superiori alla media per merito dello zoom ottico 3 x di cui è dotata.

Inserire uno zoom con queste caratteristiche nel corpo di un cellulare è stata una vera sfida tecnologica per gli ingegneri ASUS, che evidentemente volevano mantenere uno spessore particolarmente ridotto evitando soluzioni già viste. Esistono infatti sul mercato altri smartphone dotati di zoom ottico, tutti basati su uno zoom collassabile simile a quello adottato sulle fotocamere compatte.

La soluzione ASUS è decisamente più raffinata:

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In pratica, un sistema a periscopio - primo al mondo per questo tipo di applicazione - fa uso di una coppia di prismi a 45° per inviare l'immagine dalla lente frontale al sensore, sfruttando quindi un cammino ottico perpendicolare a quello d'entrata dei raggi luminosi nell'obiettivo.  

Il complesso utilizza un totale di 10 lenti, prodotte dalla Hoya, di cui 4 asferiche, modellate, in materiale traslucido con un eccellente grado di purezza ottica, 4 realizzate in vetro e 2 prismi, visibili nell'immagine in corrispondenza della lente frontale e del sensore. 

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Le lenti asferiche e prismatiche sono state opportunamente disposte per massimizzare la luce in arrivo al fine di ottenere la miglior qualità d'immagine possibile. L'obiettivo ha una luminosità massima di f/2.7 a 28 mm equivalenti (grandangolo) e di f/4.7 a 84 mm (medio-tele).

Tutto il gruppo ottico viene assemblato a mano da tecnici esperti. Il sensore utilizzato è un Panasonic Smart FSI che assicura prestazioni particolarmente elevate, soprattutto nella resa alle basse luci:

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La tecnologia PixelMaster 2.0 regola via software la dimensione dei pixel e attraverso potenti algoritmi di elaborazione delle immagini, aumenta fino a 4 volte la sensibilità alla luce e fino a 2 volte il contrasto.