Giocava a Pokemon Go in chiesa: da condannato a miracolato

Condanna a tre anni e mezzo con pena sospesa per il blogger russo a processo per aver giocato a Pokémon Go in una chiesa. Niente carcere per il giovane.

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a cura di Michele Pintaudi

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Vi abbiamo già parlato qualche mese fa di Ruslan Sokolovski, il blogger russo  che ha alzato un polverone dopo aver pubblicato su YouTube un video che lo ritraeva intento a giocare a Pokémon Go in una chiesa. Dopo diversi mesi sono oggi arrivate importanti novità sulla questione: la corte si è infatti finalmente pronunciata, e il verdetto è meno pesante del previsto.

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Il blogger 22enne è stato condannato a 3 anni e mezza con sospensione della pena: evitato il carcere, dovrà dedicarsi a 160 ore di lavori socialmente utili. Va sottolineato come le accuse riguardino, nello specifico, incitamento all'odio, violazione dei sentimenti religiosi e possesso illegale di una penna con videocamera.

L'avvocato incaricato di difendere Sokolovski ha parlato di come questa sia una vittoria, sottolineando come la reclusione in un carcere sarebbe stata inconcepibile. Nulla da dire invece per quanto riguarda ulteriori sviluppi: non sappiamo ancora se ci sarà un processo d'appello. "Sono soddisfatto. Non giocherò più a Pokémon Go, è già andato fuori moda", è invece il commento dell'imputato all'uscita dal processo.

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Nel frattempo il video incriminato è ancora presente su YouTube e ha superato 1.9 milioni di visualizzazioni (la corte ha imposto la cancellazione), mentre in Russia le polemiche legate al titolo di Niantic non vogliono proprio scemare.

Non ci resta che invitarvi a dirci la vostra sulla situazione: condanna giusta o esagerata?


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