Google Maps, arrivano limiti di velocità e autovelox

La popolare app di navigazione guadagna la segnalazione di autovelox e i limiti di velocità, e diventa più simile a Waze.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Google Maps si arricchisce con gli autovelox e l'indicazione dei limiti di velocità. Le nuove funzioni sono già presenti in alcuni paesi e, se Google seguirà le procedure abituali, presto lo saranno in tutto il mondo. Una novità più che benvenuta per chi usa abitualmente Google Maps come navigatore alla guida, che aiuterà a rispettare la legge e sopratutto evitare sgradite multe.

Il limite di velocità sarà mostrato in basso a sinistra, esattamente come accade con il popolare Waze. Gli autovelox sono invece mostrati lungo il percorso, e ci sarà anche una segnalazione audio quando ci si sta avvicinando a uno di essi. Chi usa Google Maps, inoltre, ha l'opzione di segnalare un nuovo autovelox oppure il posizionamento errato di quelli esistenti.

Sono funzioni a cui chi usa Waze (o altri) è più che abituato, ma che si sono fatte attendere fino troppo a lungo su Google Maps - che essendo preinstallata su tutti gli smartphone Android è anche l'applicazione più usata per la navigazione - oltre al fatto che serve anche per muoversi a piedi o con i trasporti pubblici. Waze, vale la pena ricordarlo, è proprietà di Google dal 2013.

Perché ci è voluto così tanto per portare da Waze a Google Maps funzioni apparentemente semplici? Solo Google potrebbe dircelo con certezza, ma una possibile risposta è che con Google Maps l'azienda sta cercando di realizzare un'app più affidabile e precisa.

In altre parole, dove l'utente Waze si "accontenta" di informazioni generate dagli altri utenti e non necessariamente esatte, Google vuole offrire con Maps dati verificati e più affidabili. Uno sforzo che richiede di unire le informazioni generate dagli utenti alle rilevazioni fatte sulla strada - un lavoro che comprensibilmente richiede tempo.

Anche se forse nei prossimi anni vedremo un'accelerazione in quest'ambito, grazie alla diffusione di auto connesse e in grado di leggere i cartelli. Ognuno di questi mezzi potrebbe diventare una fonte di dati aggiornati per Google o qualsiasi altra società interessata, finendo così per fornire quantità maggiori di dati ai sempre più affamati algoritmi che controllano i navigatori (e non solo).

Non c'è modo, infine, di sapere quando queste nuove funzioni saranno effettivamente disponibili anche in Italia. Chi non può farne a meno, per fortuna, può usare Waze. Chi invece vive bene anche senza forse preferirà Google Maps. Qual è tra le due la vostra app di navigazione preferita?

Oggigiorno la maggior parte delle persone usa lo smartphone come navigatore. Ma ci vuole un buon supporto per montarlo in auto.