iCloud, continua
Ovviamente c'è un limite, definito principalmente dallo spazio d'archiviazione. Ogni utente ha a disposizione 5 GB gratuiti, quindi se vorrete che tutto funzioni dovrete stare attenti a non superare questo limite. Tutti gli acquisti su iTunes - musica, app e libri - e le foto dello streaming foto non contanto verso il raggiungimento del limite. Si usa lo spazio di archiviazione per e-mail di mobile me, documenti, le immagini del Rullino foto, le informazioni account, le impostazioni e i dati delle altre app.
Chi vorrà stare tranquillo dovrà acquistare maggior spazio di archiviazione, al costo di 16€/anno per ulteriori 10 GB, 32€/anno per ulteriori 20 GB e 80€/anno per portare lo spazio totale a 55 GB.
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Alcune delle funzioni di iCloud non sono novità assolute. Per esempio, gli utenti più esperti usavano da tempo su iOS i servizi di Google per sincronizzare posta, contatti, calendari e note, tramite protocollo IMAP o Exchange.
La versatilità di iCloud tuttavia non si ferma ai dati citati. La funzione "Streaming foto" per esempio è molto interessante. Sostanzialmente ogni nuova foto scattata con un dispositivo diventa disponibile anche sugli altri immediatamente, in presenza di reti Wi-Fi. Visto che molte famiglie hanno più smartphone e tablet ma un unico account potrebbe rivelarsi davvero molto utile, anche se forse vorrete pensarci due volte prima di includere le immagini scattate da moglie e figli – noi vi abbiamo avvisato.
Stranamente l'integrazione con Mac OS X Lion non è immediata come ci si aspetterebbe. Dopo aver impostato l'account Apple per l'uso con la nuvola, bisogna anche specificare nelle singole applicazioni che iCloud diventa il servizio predefinito. Altrimenti, per esempio, si continuerà a inserire nuovi contatti nella rubrica locale che non saranno mai sincronizzati sui dispositivi mobili.