iPhone, le promesse delle API 2.0

La presentazione ufficiale della nuova versione del software per iPhone è sempre più vicina. Abbiamo sentito che cosa avevano da dire a riguardo i responsabili Apple, scoprendo le molte novità che dovrebbero arrivare insieme al nuovo software. Poche critiche e molta curiosità, per l'iPhone 2.0.

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a cura di Tony Celeste

Introduzione

Tra non molto la versione 2.0 del software per iPhone sarà disponibile per tutti. Da quando questo telefono è sul mercato, e anche da prima, tutti ne parlano, nel bene e nel male. Apple, con la nuova versione del software, cerca di andare oltre il mercato consumer, aggiungendo funzioni che dovrebbero rendere l'iPhone uno smartphone professionale, una consolle portatile, e uno stimolo per gli sviluppatori di tutto il mondo. Per ora vi riportiamo i fatti ufficiali e le promesse che, se mantenute, segneranno l'evoluzione dell'iPhone.

iPhone 2.0: per le aziende

Tra le notizie sul nuovo aggiornamento per l'iPhone, c'è n'è una che potrebbe diventare la più sorprendente di tutte: Microsoft ed Apple si sono accordate sull'uso delle tecnologie ActiveSync ed Exchange con l'iPhone. Quest'accordo dovrebbe invogliare molti professionisti ed aziende a scegliere l'iPhone, che, fino ad oggi, è più un prodotto consumer che uno smartphone professionale.

Phil Schiller, vice presidente senior del Marketing Globale per Apple, ha rilasciato delle dichiarazioni riguardo all'integrazione delle tecnologie Microsoft: "[...] molti utenti professionali  ci hanno fatto capire che l'iPhone non è pronto ad entrare nel mondo aziendale. Abbiamo lavorato duramente, per soddisfare le loro richieste, tentando di capire che cosa serve all'iPhone per entrare in massa nelle aziende".

Schiller ha continuato elencando dieci punti chiave che riassumono le richieste dei clienti. Includono, tra le altre cose, la funzione "push mail" (spedizione automatica via server), agende, rubriche, funzioni di rete e sicurezza avanzate, e la possibilità di cancellare i dati dell'iPhone in remoto, in caso di furto o smarrimento.

Poi ha aggiunto: "Sono entusiasta di essere tra coloro che vi informano, oggi, su cosa includeremo nelle prossime versioni del software per iPhone". Riguardo alla scelta di Microsoft Exchange, Schiller ha detto "[i clienti business] non si limitano a dirci "vorrei la funzione push per agenda e posta", ma sono molto più specifici. Ci chiedono a gran voce l'integrazione con Microsoft Exchange direttamente nell'iPhone. Si tratta di un cambio importante, che aiuterà a portare moltissimi iPhone nelle aziende".

Per quanto riguarda la tecnologia Active Sync, invece, Schiller ci ha spiegato che gli utenti potranno gestire il trasferimento dati in maniera diretta, senza bisogno di un supporto di rete specifico, o di un server di terze parti. La conseguenza più diretta è un abbassamento dei costi, ma anche del rischio insito nella trasmissione dei dati dai servers Microsoft Exchange verso gli iPhone.

La versione 2.0 beta dell'iPhone sarà disponibile in anticipo, per una clientela selezionata. Le compagnie interessate a prendere parte alla fase beta si devono iscrivere al programma, alla pagina http://www.apple.com/iphone/enterprise/.