I ragazzi di iFixit hanno effettuato il teardown del recente smartphone top gamma LG G5, noto per essere il primo del costruttore coreano ad offrire una scocca unibody in lega di alluminio e per essere dotato di uno slot modulare che consente di espanderne le funzioni tramite l'uso di accessori esterni.
Date queste premesse dunque ci si aspetterebbe il classico voto basso riguardo alla riparabilità, soprattutto visto che sempre più spesso dispositivi meno innovativi e più convenzionali ottengono comunque punteggi bassi a causa di un'ingegnerizzazione tutta volta a risparmiare millimetri di spessore anziché a facilitare il lavoro dei riparatori.
E invece l'LG G5 sorprende nuovamente tutti e si becca un 8 su 10, un punteggio elevatissimo, che certifica come sia in realtà assai semplice sia aprirlo che smontarlo, soprattutto per quanto riguarda la batteria.
LG ha ottenuto questo risultato con pochi e semplici accorgimenti, che pongono ancor più in cattiva luce i produttori che non li adottano, a questo punto non si sa bene perché.
Anzitutto ad esempio nell'LG G5 la colla è utilizzata pochissimo e anche le viti non abbondano. Inoltre gli ingegneri LG hanno impiegato unicamente viti standard Phillips #00, che non richiedono dunque l'utilizzo di strumenti specifici per essere rimosse.
Se poi si aggiunge che sin dall'inizio la batteria, essendo modulare, è stata concepita per essere estraibile e sostituibile nonostante la scocca unibody e che la maggior parte dei componenti interni sono modulari e quindi più semplici ed economici da sostituire si capisce il motivo di un voto così elevato.
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