Tessuto energetico per alimentare cellulari

Stanford University sta sviluppando una sorta di tessuto capace di immagazzinare l'energia come una batteria ricaricabile.

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a cura di Dario D'Elia

La Stanford University sta sviluppato un nuovo tipo di tessuto che è in grado di fornire le stesse funzionalità di una batteria ricaricabile. L'obiettivo è quello di consentire ad esempio a un cellulare, lettore MP3 o gadget di ricaricarsi semplicemente da un qualsiasi capo di abbigliamento. "Il tessile energetico cambierà lo sviluppo dell'elettronica indossabile (wearable)", ha dichiarato Liangbing Hu, uno dei ricercatori dell'università statunitense. "Non ci sono così tante soluzioni disponibili per l'immagazzinamento energetico dei dispositivi wearable. Il tessile elettronico prova a risolvere il problema".

Pigmento di Nanotubi di Carbonio

Il progetto si basa sul rivestimento di fibre di poliestere e cellulosa
con una sorta di "pigmento" di nanotubi di carbonio - capaci di grande conduttività elettrica. Il metodo di lavorazione è stato spiegato nell'inserto Nano Letters della rivista American Chemical Society: di fatto si tratta di  un trattamento simile a quello utilizzato nell'industria tessile tradizionale.

"Se hai un'ampia superficie puoi immagazzinare molta carica", ha aggiunto Hu. "Da quando abbiamo rivestito fibre tessili di nano tubi di carbonio, abbiamo aumentato le superfici e superato il milione di cicli di carica e ricarica". Il risultato finale è un tessuto flessibile, allungabile come il cotone e lavabile.

Per il futuro vi sono almeno due nuovi fronti da esplorare. Il primo riguarda il tentativo di combinare il pigmento con altri tipi di materiali, aprendo magari la strada alle celle solari. Il secondo fronte riguarda i costi produttivi e quindi l'utilizzo del più economico grafene, una forma di carbonio derivata dall'ossido di grafite.