Quando l'affiatamente significa tutto

Battlestations: Midway brilla senza dubbio per l’intrigante miscela tra il genere strategico ed il genere action, l’accuratezza della ricostruzione storica e le spettacolari battaglie a cui è possibile prendere parte, ma la complessità del sistema di controllo e la mancanza di valide modalità secondarie lo rendono davvero appetibile unicamente agli appassionati.

Avatar di Tom's Hardware

a cura di Tom's Hardware

Quando l'affiatamente significa tutto

Il concept basato sulla transizione rapida dalla tattica all’azione, come si può facilmente immaginare, funziona bene anche in multiplayer, "purtroppo" presente unicamente nella sua incarnazione on line. In questa modalità, gli utenti possono guerreggiare su entrambi i fronti del campo di battaglia, prendendo indifferentemente il controllo sia delle forze statunitensi che di quelle giapponesi. Le sessioni multigiocatore consistono sostanzialmente in battaglie predefinite che vedono opposte due squadre formate al massimo da 4 giocatori ciascuna, ognuna delle quali deve prodigarsi per cercare di distruggere le basi e le forze d’attacco avversarie.

Il livello di divertimento raggiungibile è, in questo ambito, direttamente proporzionale al tipo di giocatori con cui si condivide ogni singola partita, in quanto ciascun componente del proprio team ha la possibilità di prendere in qualsiasi momento il controllo delle unità aeronavali disponibili, con il rischio che, da un momento all’altro, l’esperienza di gioco, da cooperativa quale dovrebbe essere, finisca invece per sconfinare nell’anarchia più totale, con ad esempio quattro utenti che tentano di controllare una flotta in quattro modi differenti. Un affiatato gruppo di partecipanti che sappia impiegare in modo costruttivo tattica e comunicazione arriverà ovviamente a provare un maggior grado di soddisfazione nel corso delle sfide e, ciò che alla fine conta di più, avrà migliori possibilità di pervenire alla vittoria finale.