Tora! Tora! Tora!

Battlestations: Midway brilla senza dubbio per l’intrigante miscela tra il genere strategico ed il genere action, l’accuratezza della ricostruzione storica e le spettacolari battaglie a cui è possibile prendere parte, ma la complessità del sistema di controllo e la mancanza di valide modalità secondarie lo rendono davvero appetibile unicamente agli appassionati.

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a cura di Tom's Hardware

Tora! Tora! Tora!

Il gameplay, come si accennava, è costituito da una miscela di real-time strategy amalgamata con abbondanti componenti di stampo action. Per quanto concerne il primo ingrediente di questo cocktail, i giocatori hanno innanzitutto il compito di disporre la loro flotta su una mappa tattica, visualizzata a tutto schermo in un rigoroso 2D. In questo contesto, è possibile tanto inviare le navi in battaglia, quanto scegliere semplicemente di pattugliare le acque, ma, più in generale, la mappa ha principalmente la funzione di permettere all’utente di decidere in che modo far partecipare le proprie forze d’attacco ai combattimenti. Naturalmente, si possono utilizzare portaerei, piste d’atterraggio e diverse altre basi per mandare più unità in battaglia e per rimpiazzare le perdite. C’è anche spazio per interventi di tipo gestionale, che richiedono il giusto bilanciamento delle risorse relativamente alle riparazioni delle navi della flotta rimaste danneggiate durante gli scontri. A titolo esemplificativo, è essenziale valutare bene quanti uomini impiegare per spegnere un incendio sul ponte o per rendere nuovamente efficienti le torrette delle mitragliatrici. Sotto questo punto di vista, ce n’è abbastanza per tenere sotto pressione anche i più sfegatati appassionati delle strategie militari.

Anche se buona parte del gameplay prende corpo su una dimensione che può essere considerata prettamente tattica, arriva fortunatamente il momento di scendere personalmente in campo. Per soddisfare questa impellente esigenza, il gioco consente all’utente di pilotare una qualsiasi delle unità poste sotto il suo diretto comando, partendo da semplici navi da ricognizione fino ad incrociatori, corazzate, portaerei e caccia-bombardieri. Si parla in tutto di una sessantina di mezzi disponibili tra navi, sottomarini ed aeroplani, di cui è senza dubbio opportuno arrivare a conoscere a fondo tutte le caratteristiche, le doti ed i punti deboli al fine di riuscire a tirare fuori il meglio da essi durante i combattimenti.

A fronte di tutto questo enorme spiegamento di forze, esistono, come prevedibile, diversi layout di controlli da imparare a padroneggiare, sviluppati appositamente sia per la gestione della mappa tattica in modalità RTS, che distintamente per le navi, gli aerei ed i sottomarini nel momento in cui si prende il controllo diretto di uno di essi. Inoltre, vanno anche tenute nella debita considerazione le schermate dei menu relativi alla gestione delle riparazioni ed al lancio degli aeroplani dalle portaerei. Insomma, nonostante l’utilizzo dei comandi finisca per risultare tutto sommato di facile comprensione, le proprie capacità mnemoniche e la manualità vengono comunque messe a dura prova a causa dell’enorme mole di funzioni di cui occorre tener conto nelle diverse fasi di cui si compone ogni singola partita.