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Call of Duty: Black Ops 4, un breaking point generazionale

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Avatar di Emanuele D'Ascanio

a cura di Emanuele D'Ascanio

Pubblicato il 18/05/2018 alle 00:57

Activision e Treyarch avevano promesso grandi cose e cosi è stato, mai come questa volta ci troviamo di fronte a un vero e proprio punto di rottura per la serie di Call of Duy: un brand decennale che, con l'obiettivo primario di rinnovamento, ha deciso di chiudere definitivamente le porte in faccia al passato per abbracciare un nuovo percorso. O meglio, una vera e propria nuova anima da far conoscere e apprezzare alla community. Scelta rischiosa? Può darsi, ma non è forse questo che da molti anni ogni giocatore auspicava? Il cambiamento, a volte, è obbligatoriamente necessario.

Call of Duty: Black Ops 4 ha generato sin da subito una serie di costanti riflessioni, soprattutto per quanto riguarda la natura e la necessità di un cambiamento drastico nella struttura ludica della serie. Di scelte drastiche se ne sono fatte, l'eliminazione dell'iconica Campagna Single Player è solo la punta dell'iceberg di un processo che, dopo numerosi e recenti fallimenti, ha direzionato il publisher americano a puntare fortemente sul marchio di fabbrica del brand: la componente multiplayer. Call of Duty, soprattutto con la saga Modern Warfare e il primo Black Ops, dettò legge nel giocare online (grazie anche all'avvento di nuove tecnologie prontamente utilizzate) creando una scuola di pensiero adottata da numerose altre software house per titoli altrettanto noti dello stesso genere videoludico.

Futuristico si, ma non troppo

Abbandonate le sanguinose ambientazioni della Seconda Guerra Mondiale, Call of Duty: Black Ops 4 ci porta nuovamente in un futuro distopico dove, fortunatamente, determinati elementi "reali" non sono stati minimamente intaccati; una scelta saggia viste le numerose critiche ricevute nello scorso capitolo della serie Black Ops. Niente più doppi salti o esoscheletri, jetpack o le mirabolanti camminate sui muri... si torna a combattere piedi a terra.

Ovviamente non è stato tutto cestinato, faranno ritorno a piena potenza le classi Specialisti in una veste totalmente rinnovata: tra vecchie e nuove abilità, questa particolare feature renderà come sempre il titolo frenetico e mai banale. Come visto nel trailer di presentazione, la scelta della classe sarà decisamente fondamentale dando dunque quel tocco in più di strategia che, effettivamente, si è lasciata a desiderare nel corso degli ultimi anni. Questo pacchetto, associato alle storiche modalità multiplayer presenti nello shooter firmato Treyarch, andranno a comporre un prodotto adatto a saggiare ogni tipologia di palato: è proprio questo l'obiettivo di questo nuovo capitolo, rialzare la china andando a prendere ogni possibile target moderno di consumatore.

COD BO4 Logo GameSoul

Treyarch ha inoltre puntato forte sull'arsenale ridefinendo, dopo anni di scarsa innovazione, il concetto di customizzare la propria arma e, soprattutto, renderla unica. Ogni bocca da fuoco infatti possederà delle abilità uniche e dei set di accessori specifici, alcune di esse avranno anche la cosiddetta "mod operatore" che le esalterà alla massima espressione del profilo dell'arma.  Altre caratteristiche introdotte degne di nota sono il cambiamento del sistema della salute, l'avatar partirà con 150 HP con la generazione automatica della salute eliminata, e un innovativo sistema di rinculo che andrà a simulare ancora di più il "peso" reale della nostra arma o dell'equipaggiamento indossato. Come vedete, sebbene si sia preso spunto da altri brand, questa volta si è voluto tentare un rinnovamento anche nel gameplay che, dopo anni e anni di consolidamento, aveva bisogno di una giusta "svecchiata".

Queste novità faranno storcere ai puristi di turno? Può darsi. Purtroppo, ed è bene sottolinearlo di nuovo, non si vive in maniera statica e tutto, soprattutto in un mercato così dinamico come quello della games industry, ha bisogno di una costante mutazione. In questo caso forse c'è voluto più tempo del previsto, ma i tempi sono decisamente maturi e, a conti fatti, non esisteva studio di sviluppo migliore di Treyarch per quest'importante compito.

Blackout, la Battle Royale secondo Treyarch e Activision

Forse la novità più clamorosa annunciata che suggella il passaggio generazionale di questo brand è la modalità Blackout. Call of Duty: Black Ops 4 andrà a battere forte su due componenti ormai necessarie per la sopravvivenza commerciale di un prodotto di tale portata e genere, l'eSports e il casual gaming. Due mondi tanti diversi ma ormai con più di qualche punto di contatto. Siamo di fronte a una mossa commerciale tanto scontata quanto geniale, che rinnova l'ecosistema di game mode da sempre legato a Call of Duty, introducendone una molto popolare ma - a quanto pare - resa assai peculiare e ben contestualizzata all'interno del mondo di Black Ops.

Attualmente, da quanto appreso dal filmato mostrato in occasione della presentazione, sappiamo soltanto che Blackout andrà a convogliare tutti e dieci gli anni di Call of Duty all'interno di una mappa che, su definizione di Activision, sarà 100 volte grande rispetto ad una singola di quelle a cui siamo da sempre abituati. Se verrà realizzata in maniera egregia, essendo sotto un'effige assai iconica, non è da escludere che potrà a rompere le uova nel paniere sia a Fortnite che a PUBG. Per questo però, dovremo attendere necessariamente degli ulteriori dettagli.

Viaggi nel tempo in salsa zombie

Si, avete capito proprio bene. Una delle modalità più amate ormai dalla community di Call of Duty, farà percorrere ai giocatori un costante balzo temporale tra diversi epoche grazie a una storia che presenterà un nemico assai ostico: l'Ordine, un misterioso gruppo pronto a conquistare il mondo.

Al lancio saranno disponibili ben tre campagne Zombie: IX, Voyage of Despair e Blood of the Dead. Scarlet, Bruno, Diego e Shaw, questi sono i nomi dei protagonisti principali della vicenda, viaggeranno nel tempo nel tentativo di proteggere un antico e misterioso artefatto in modo da poter fermare l'Ordine e le sue spietate e affamate orde di zombie. La modalità Zombie di Call of Duty: Black Ops 4 darà modo, anche ai neofiti, di approcciarla liberamente grazie alla possibilità di selezionare diversi livelli di difficoltà. Altra scelta che non porrà barriere su possibili nuovi giocatori della serie, bensì li attirerà a scoprire ogni contenuto presente nel titolo.

In conclusione...

Come volutamente fatto intuire in queste righe, Call of Duty: Black Ops 4 si è dimostrata essere un'operazione coraggiosa, per certi versi addirittura audace ma comunque ispirata da un movimento ludico recente che, in qualche modo, garantisce delle ottime basi in termini di bacino d'utenza. Se da una parte andrà a ledere (e neanche è certo) il rapporto con la storica community, questo nuovo titolo andrà pesantemente a prendere un'ingente fetta di mercato, composta anche da un pubblico giovane, utile a ricostruire delle basi per un futuro ancor più solido. Se qualcuno avesse avuto la brillante idea di dichiarare deceduto COD, dopo questa presentazione, dovrà obbligatoriamente tornare indietro sui propri passi. Rinnovare non è sinonimo di cancellare, e gli esempi nel corso della storia del medium sono molteplici.

Prima di lasciarvi al trailer di presentazione ufficiale, vi ricordiamo che il titolo sarà disponibile a partire dal prossimo 12 ottobre su PlayStation 4, Xbox One e PC via Battle.net!

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