Potere alle macchine

Electronic Arts e Crytek provano a bissare il successo del primo Crysis proponendo un’avventura parallela ma dai requisiti hardware leggermente inferiori. Scelta azzeccata?

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a cura di Tom's Hardware

Potere alle macchine

Dal punto di vista tecnico, Warhead resta nella magnificenza del suo predecessore. La grafica è splendida e la giungla dell'isola è stata ricreata alla perfezione, con un maggior numero di dettagli rispetto al suo prequel. I livelli di ghiaccio, che erano già soddisfacenti nel titolo originale, sono ancora più elaborati e realistiche. L'effetto "gelo istantaneo", ad esempio, è di una bellezza assai rara. Chiaramente, Warhead non riesce a replicare l'effetto estasi che aveva generato il primo Crysis in occasione del suo lancio, ma può ugualmente vantare una resa grafica altrettanto impressionante.

Del lato prestazionale, si denotano soltanto poche differenze rispetto al prequel. Benché non manchino alcuni bug o possibili crash del sistema facilmente correggibili con una patch, il motore grafico di Warhead permette di gestire a schermo ancora più nemici e un maggior numero di dettagli, ma con l'ausilio di un clipping più marcato. Per coordinare un frame rate corretto e stabile, è sempre consigliabile un PC della NASA, ma rispetto al primo capitolo, Warhead si accontenta di computer più modesti per girare dignitosamente. Per fortuna, dall'uscita di Warhead i PC necessari per una resa ottimale sono disponibili a tariffe meno proibitive. Va comunque detto che possedere una macchina di ultima generazione equivale ad avere tra le mani un titolo dalle qualità grafiche impressionanti e difficilmente paragonabili con altri videogame in commercio.

A livello sonoro, Warhead passa da un doppiaggio in italiano mediocre e privo di convinzione a una colonna sonora decisamente piacevole. Infatti, se da un lato troviamo uno Psycho mal caratterizzato, dall'altro possiamo imbatterci in alcuni brani decisamente adatti alle azioni di gioco, in grado di generare dei passaggi epici, come sul finale.

Multiplayer

Crysis Warhead include, in realtà, due prodotti completi - uno in singolo e l'altro in multiplayer - proposti su due dischi differenti. La parte in multi è denominata Crysis Wars e contiene 21 mappe. 14 erano già presenti in Crysis, il che significa che soltanto 7 sono realmente nuove. Accanto alle modalità di gioco già esistenti (Deathmatch, Deathmatch a squadre, lotta di potere, capture the flag, ecc?) Crysis Wars offre una modalità inedita: l'Instant Action a squadre. In pratica, un classico Deathmatch ma istantaneo, ideale per partite rapide.

Le mappe sono interessanti e ben concepite, e non necessitano molto tempo prima di essere apprese. Inoltre, i componenti delle squadre rinascono gli uni vicini agli altri, in modo da garantire sempre una certa frenesia nei combattimenti, combattimenti a loro volta enfatizzati nelle mappe dove è possibile utilizzare i veicoli in stile Battlefield. Detto ciò, il multiplayer si rivela un'esperienza differente rispetto alla campagna in singolo, anche perché buona parte dei poteri della nanotuta, se utilizzati, implicano generalmente una morte certa. Infine, notiamo che i server di Warhead, pur contenendo tutte le mappe del suo predecessore, non sono compatibili con quelli di Crysis, spezzando così la community di videogiocatori e creando ancora più problemi nel trovare una partita di qualità e con un ping decente. Un difetto che speriamo venga risolto a breve con una patch.