Dark Souls, Bandai Namco ha ignorato la sicurezza dei giocatori?

Un lungo reportage fa luce sul comportamento di Bandai Namco in merito alle falle di sicurezza della trilogia di Dark Souls.

Avatar di Alessandro Adinolfi

a cura di Alessandro Adinolfi

Le vulnerabilità a cui sono soggette le versioni PC dei tre Dark Souls erano già state comunicate a Bandai Namco da diverso tempo. È questo ciò che emerge da un report di VGC: i colleghi britannici sono infatti entrati in possesso di alcune mail provenienti da chi ha lanciato la segnalazione originale, svelando alcuni retroscena che hanno preceduto la problematica attuale del comparto multiplayer oramai da una settimana.

Stando a quanto emerso nel corso delle ultime ore, la community di Dark Souls ha avvisato Bandai Namco dell'exploit RCE (Remote Code Execution) già nel 2020. Bandai Namco però sembra aver di fatto ignorato il tutto. Si parla addirittura di un documento PDF, con diverse pagine in merito alla vulnerabilità, completamente ignorato. Secondo gli utenti che hanno scoperto l'exploit, ci sono tantissimi problemi con il codice sorgente del gioco, con oltre 100 hack che possono compromettere la sicurezza dei giocatori.

Le email spedite a Bandai Namco nel corso degli ultimi mesi del 2021 sono state due, che hanno ricevuto una risposta decisamente vaga. "Tutte le segnalazioni sono state trasferite al team competente, in modo da prendere misure di sicurezza in merito", la risposta del publisher. Misure che però non sono state prese e sembra che la mail sia stata anche in questo caso ignorata. Per oltre un mese, infatti, i server sono rimasti attivi e l'effettivo spegnimento è avvenuto solo quando l'exploit è diventato di dominio pubblico. Per attirare l'attenzione del team di sviluppo, uno degli utenti ha addirittura eseguito l'RCE in una live su Twitch. Inutile dire che ha funzionato fin da subito.

Secondo gli utenti che hanno scoperto queste vulnerabilità, anche Elden Ring ne sarà afflitto in un modo o nell'altro. "È inevitabile", le parole di uno degli utenti. I motivi dietro questa affermazione risiederebbero nell'engine utilizzato e nelle similitudini con il codice. Non è chiaro se l'anti-cheat implementato riuscirà a fermare almeno una parte degli exploit, ma l'ipotesi appare decisamente improbabile.

Non sappiamo ancora quando torneranno attivi i server di Dark Souls. La scomparsa delle tag relative al multiplayer dalle pagine di Steam fa però pensare al peggio. L'ipotesi che non tornino più attivi non appare così remota, soprattutto considerando da quanto Bandai Namco è in possesso di queste informazioni.

La Trilogia di Dark Souls in un unico pacchetto è disponibile su Amazon.